Metropolitana: per la linea A mancano 600 milioni di euro
Palazzo delle arti apre a «La metropolitana per il futuro della città», mostra dedicata alle stazioni aperte e da aprire. Presente il sindaco Rosa Russo Iervolino. A chiusura dell’evento arriva la notizia che mancano 600 milioni per completare la linea A
Raffaella Sbrescia
20 gennaio 2010 17:43
Durante il convegno svoltosi al Palazzo delle arti dal titolo «La metropolitana per il futuro della città» vi è stata la mostra delle stazioni già aperte e quella da aprire. Proprio in conclusione dell’evento è trapelata la notizia che mancano 600 milioni di euro per completare la linea 1 della metropolitana di Napoli.
Alla mostra erano presenti il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, il direttore generale del Censis Giuseppe Roma, Ercole Incalza, capostruttura tecnico del ministero dei Trasporti, Ennio Cascetta, assessore regionale ai Trasporti che da dieci anni segue le vicende del metrò, ed il vicesindaco Tino Santangelo, che ha la delega al metrò. La linea uno della metro è stata finanziata con 440 milioni già erogati dal Governo italiano e che serviranno per arrivare a Piazza Municipio.
Servono ora i soldi per ultimare la tratta e arrivare al Centro direzionale e a Capodichino. In sede di progettazione era stato stabilito che 400 milioni di euro sarebbero bastati, ma quando si è andato nel concreto ci si è accorti che ne sarebbero serviti molti di più, ovvero un miliardo di euro. Investire sul ferro sarebbe davvero l’unica strada da percorrere per garantire una soluzione al problema.
In Campania sono stati realizzati ben 54 chilometri di nuove linee e 39 stazioni tra nuove e riqualificate. Sono stati spesi quindi 3 miliardi di euro tra fondi europei, regionali e statali. Proprio in base a questi dati la Iervolino si è espressa assolutamente a favore del completamento del progetto: «Con la metro cambia la qualità della vita, la concezione del tempo, anche il modo di organizzare il lavoro». Eppure restano i problemi legati ai costo di gestione. Si potrebbe pensare a un sistema di incentivi per il trasporto pubblico al pari di quelli che ci sono per l’acquisto delle auto – propone il sindaco.
Quindi l’affondo di Edoardo Zanchini di Legambiente: «Ciò che è stato realizzato in Campania - dice - è quello che vorremmo fosse fatto anche a livello nazionale. Metro e treni devono essere il cuore degli investimenti mentre la gran parte dei fondi viene destinata a strade e autostrade».
Alla mostra erano presenti il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, il direttore generale del Censis Giuseppe Roma, Ercole Incalza, capostruttura tecnico del ministero dei Trasporti, Ennio Cascetta, assessore regionale ai Trasporti che da dieci anni segue le vicende del metrò, ed il vicesindaco Tino Santangelo, che ha la delega al metrò. La linea uno della metro è stata finanziata con 440 milioni già erogati dal Governo italiano e che serviranno per arrivare a Piazza Municipio.
Servono ora i soldi per ultimare la tratta e arrivare al Centro direzionale e a Capodichino. In sede di progettazione era stato stabilito che 400 milioni di euro sarebbero bastati, ma quando si è andato nel concreto ci si è accorti che ne sarebbero serviti molti di più, ovvero un miliardo di euro. Investire sul ferro sarebbe davvero l’unica strada da percorrere per garantire una soluzione al problema.
In Campania sono stati realizzati ben 54 chilometri di nuove linee e 39 stazioni tra nuove e riqualificate. Sono stati spesi quindi 3 miliardi di euro tra fondi europei, regionali e statali. Proprio in base a questi dati la Iervolino si è espressa assolutamente a favore del completamento del progetto: «Con la metro cambia la qualità della vita, la concezione del tempo, anche il modo di organizzare il lavoro». Eppure restano i problemi legati ai costo di gestione. Si potrebbe pensare a un sistema di incentivi per il trasporto pubblico al pari di quelli che ci sono per l’acquisto delle auto – propone il sindaco.
Quindi l’affondo di Edoardo Zanchini di Legambiente: «Ciò che è stato realizzato in Campania - dice - è quello che vorremmo fosse fatto anche a livello nazionale. Metro e treni devono essere il cuore degli investimenti mentre la gran parte dei fondi viene destinata a strade e autostrade».
Raffaella Sbrescia
20 gennaio 2010 17:43
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