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Mercato aperto per protesta: "Meglio le multe che la fame"

A Fuorigrotta, i commercianti di via Metastasio hanno violato i dispositivi per manifestare contro le scelte di Governo e Regione: "In strada migliaia di persone, solo per noi è zona rossa"

I commercianti del mercato di via Metastasio, a Fuorigrotta, hanno aperto le loro attività per manifestare contro le scelte di Governo e Regione. Penalizzazione dei mercati e mancanza di ristori adeguati sono alla base della protesta dei mercatali. 

Per la legge, potrebbe lavorare solo chi vende alimenti o intimo. In via Metastasio, invece, sono state aperte anche le serrande dei negozi di abbigliamento e calzature. "Se ci fosse una vera zona rossa saremmo disposti a restare chiusi - spiega il presidente dell'area mercatale Salvatore Guerriero - ma per strada c'è una sacco di gente e i negozi sono aperti. Sembra che la colpa della diffusione del virus sia solo dei mercati". 

C'è chi ha paura delle multe "ma la paura della fame è più grande" afferma un commerciante. "I ristori? Per noi neanche le briciole - sostiene il titolare di un negozio di abbigliamento - Con il Governo Draghi peggio che con Conte".

A sostenere la protesta, anche quegli esercenti che sono in diritto di lavorare: "Io ho un bar all'interno del mercato - spiega un giovane imprenditore - e la mia clientela è composta per il 70 per cento dagli operatori dei vari stalli. Se sono vuoti, io non lavoro. Inoltre, io e i miei dipendenti stiamo ancora aspettando la cassa integrazione del 2020". 

La protesta di Fuorigrotta viaggia parallelamente al corteo di furgoni che dalle prime ore del mattino ha paralizzato l'autostrada A30, con centinaia di mercatali campani pronti a raggiungere Roma per portare le loro ragioni davanti a Palazzo Chigi. 

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