Medico trovato morto in una stanza d'albergo: il mistero
Lavorava al Rizzoli sull'isola ma viveva a Napoli. L'ha scoperto la cameriera
Un medico napoletano F.L è stato ritrovato morto in una stanza d’albergo a largo vasto a Chiaia dove aveva deciso di passare la notte. La scoperta è stata fatta dalla cameriera del piano che aveva aperto la stanza proprio per sincerarsi delle condizioni di salute dell’uomo dopo che la moglie aveva lanciato l’allarme chiamando l’hotel in mattinata. Il chirurgo, molto noto in città, lavorava all’ospedale Anna Rizzoli di Ischia ma abitava a Napoli con la moglie e i due figli. Proprio la donna ha raccontato agli investigatori che stanno sciogliendo alcuni dubbi sulla morte dell’uomo, il perché il marito si fosse recato in albergo la sera prima.
Avrebbe raccontato che non si sentiva bene e che non volendo disturbare i figli aveva deciso di riservare per sé una stanza in un albergo che si trova nello stesso quartiere dell’abitazione privata. Al mattino però, non avendo notizie, la moglie ha chiamato la reception. Erano le 11 quando la cameriera ha aperto la porta della stanza e ha trovato l’uomo riverso sul letto. Subito è partita la telefonata di aiuto al 118 e sono state allertate le forze dell’ordine. I sanitari non hanno potuto fare nulla: pare che il professionista fosse privo di vita da almeno tre ore. La stanza era in ordine e non sarebbe stato ritrovato alcun biglietto. La presenza di un messaggio lasciato dall’uomo avrebbe fatto propendere le indagini verso il suicidio, ma al momento non ci sono indizi. Tutte le piste saranno battute. Con sé il noto medico aveva solo uno zaino e pochi effetti personali all’interno