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Covid-19, i medici di base: "Siamo in pochi e senza protezioni"

I dottori di famiglia sono chiamati ad eseguire tamponi nei loro studi, il responsabile provinciale di Napoli: "Il sistema è organizzato male. In Campania ne siamo 500 in meno"

Saranno chiamati ad eseguire tamponi rapidi nei loro studi, ma durante la prima ondata i medici di base sono tra le categrie meno protette. "Diversi colleghi hanno perso la vita perché non ci hanno mai dotato di mascherine, nè di altre protezioni" afferma Luigi Sparano, responsabile dei medici di famiglia della provincia di Napoli. 

In questa intervista, Sparano spiega perché il sistema regionale per rispondere all'emergenza sembra incepparsi e in che modo la sua categoria pensa di eseguire i test senza mettere a repentaglio la loro salute e quella degli altri pazienti. 

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