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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Torre annunziata

Mazzette al Comune di Torre Annunziata: l'ex capo dell'ufficio tecnico resta in carcere

Rigettata la richiesta di domiciliari a Castel di Sangro di Nunzio Ariano. L'inchiesta prosegue

Il tribunale del Riesame di Napoli ha rigettato la richiesta di attenuazione della misura cautelare avanzata dal legale di Nunzio Ariano, l'ingegnere che era a capo dell'ufficio tecnico di Torre Annunziata arrestato per aver intascato una mazzetta da diecimila euro da un imprenditore. Il ricorso firmato dal penalista Francesco De Gregorio non è stato accolto dal tribunale delle Libertà che ritiene ancora concreto il pericolo di inquinamento delle prove per un'inchiesta che è ancora in fase di svolgimento.

La richiesta al Riesame 

Ariano aveva chiesto di essere trasferito agli arresti domiciliari a Castel di Sangro, lontano quindi dal Comune dove si è consumato il reato. Ai giudici non è bastato e hanno deciso di confermare la custodia cautelare in carcere. D'altronde l'inchiesta delle fiamme gialle, coordinata dalla procura di Torre Annunziata, sta ancora passando al setaccio tutti gli appalti concessi durante il periodo di dirigenza di Ariano nell'ufficio tecnico oplontino.

L'arresto 

L'ingegnere venne arrestato lo scorso 28 dicembre dopo aver intascato una tangente da 10mila euro relativa ai lavori di adattamento alle normative anti-Covid di una scuola torrese. Successivamente sono stati acquisiti anche gli atti di altre gare all'interno della sede comunale di via Provinciale Schiti. In particolare gli investigatori si stanno concentrando sull'appalto per i lavori di realizzazione di un parcheggio a via Zampa.

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