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Cronaca

Chi diffamerà Napoli sarà querelato. Giletti: "Iniziativa triste"

Il conduttore finì nella bufera nel 2015: "Nonostante il Gip abbia deciso per l'archiviazione della querela presentata dal sindaco, per me è stata una vicenda molto amara"

"Nonostante il Gip abbia deciso per l'archiviazione della querela presentata dal sindaco, per me è stata una vicenda molto amara. E ancor di più ora perché il Comune di Napoli sarà costretto a pagare le spese legali al mio avvocato". Così Massimo Giletti in una intervista a Il Corriere del Mezzogiorno.

Il riferimento è allo sportello online 'Difendi la città'. "Da tempo ma sempre più spesso si assiste ad una narrazione distorta e a volte diffamatoria della città di Napoli rendendola oggetto di pregiudizi, stereotipi e dannose generalizzazioni", si legge sul sito del Comune. Da qui l'idea di "raccogliere le segnalazioni dei cittadini napoletani relative alle offese contro Napoli, chiedendo attraverso gli uffici comunali interessati precisazioni ed apposita rettifica ma eventualmente avviando, previa attenta valutazione dell'Avvocatura comunale, iniziative legali per tutelare la dignità del territorio, l'immagine e la reputazione della città di Napoli e del popolo partenopeo".

"Non ho mai pronunciato frasi offensive all'indirizzo della citta", ricorda Giletti. "Una persona intelligente cone De Magistris avrebbe dovuto ascoltare bene ciò che io avevo detto in televisione".

E sull'ultima iniziativa del Comune: "La trovo triste. È giusto perseguire chi denigra la città, ma è assurdo sottrarre spazio alle osservazioni critiche. C'è una differenza semantica di fondo tra offesa e critica". E ancora sul sindaco: "L'ho invitato più volte in trasmissione e non è mai venuto. Per me il confronto delle idee è fondamentale. Ma evidentemente c'è chi non la pensa così".

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