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Cronaca Castellammare di stabia

Consigliere comunale di Castellammare a giudizio per estorsione

A giudizio per estorsione, Massimiliano De Iulio di "Stabia in Strada". Coinvolti nello stesso processo anche membri del clan Ridosso-Loreto di Scafati

Estorsione aggravata dall'utilizzo del metodo mafioso. Con questa accusa è stato rinviato a giudizio il consigliere comunale di Castellammare di Stabia, Massimiliano De Iulio. Il 43enne rappresentante della lista “Stabia in Strada” alle ultime elezioni amministrative, fa parte dell'opposizione negli scranni di Palazzo Farnese ed ha sostenuto il candidato sindaco Gaetano Cimmino. Il gip del tribunale di Salerno lo ha rinviato a giudizio nell'ambito dell'inchiesta che vede coinvolti una serie di rappresentanti del clan Ridosso-Loreto operante a Scafati. Sono in totale 15 le persone rinviate a giudizio di cui sei hanno scelto il giudizio ordinario mentre nove quello abbreviato. Tra questi anche il politico stabiese che accederebbe in questo modo ad uno sconto di un terzo della pena finale.

I fatti che gli contesta la Dda di Salerno si riferiscono al periodo che va dal 2009 al 2010. Secondo l'antimafia, De Iulio si sarebbe reso protagonista di un'estorsione ai danni di un imprenditore. In quel periodo non era ancora consigliere comunale. Nell'ambito della stessa inchiesta sono stati rinviati a giudizio anche pregiudicati di varie città dell'hinterland. Si tratta di Pasquale Loreto, collaboratore di giustizia, e il figlio Alfonso, Alfonso Morello e suo fratello Giuseppe di Torre Annunziata; Romolo Ridosso di Scafati, con i figli Salvatore, Gennaro e Luigi; Luigi Ridosso, Antonio Palma di Boscoreale; Francesco Sorrentino di Scafati; Antonio Romano di Pompei; Michele Imparato di Boscoreale ed infine Carmine Di Vuolo, l'altro stabiese coinvolto nell'inchiesta come il consigliere comunale che ha finora negato ogni addebito. Proverà a far valere la sua versione dinanzi al Gup del tribunale di Nocera Inferiore.

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