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Cronaca

Caos mascherine, pareri contro: tra ipotesi di obbligatorietà e allarmi

Non è una priorità, ma tra le varie ipotesi al vaglio della Regione anche l'obbligatorietà di indossarle. Ma c'è chi lancia l'allarme: "Ffp2 e 3 non andrebbero vendute al pubblico"

È caos mascherine a Napoli e in Campania. Mentre c'è chi chiede vengano rese obbligatorie, altri forniscono ragioni perché venga vietato l'utilizzo delle ffp2 e ffp3 in strada.

"Abbiamo chiesto diventino obbligatorie"

"Il contagio non può essere fermato se le persone continuano ad affollare le strade e a non rispettare le distanze di sicurezza", scrive sui social Francesco Borrelli, consigliere regionale della commissione Sanità. "Troppa gente, purtroppo, continua a non capire la gravità della situazione, mettendo a rischio la salute di tutti. Quindi, se non vogliono capire, servono provvedimenti ancora più drastici. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, la redazione di un’ordinanza che obblighi tutti i cittadini che scendono in strada di indossare una mascherina". In molti però, nei commenti, fanno notare al consigliere i costi proibitivi e la difficilissima reperibilità dei dispositivi.

E in effetti, fonti interne a Palazzo Santa Lucia raccontano di una "valutazione in corso" a proposito dell'obbligatorietà delle mascherine, sebbene al momento non "ritenuta prioritaria né prevista".

"Vietare la vendita al pubblico delle ffp2 e 3"

Intanto però Paolo Ficco presidente nazionale del Saues, Sindacato autonomo urgenza emergenza, chiede una norma che vieti la vendita e l'uso delle mascherine ffp3 e ffp2 con filtro in pubblico.

"Questi dispositivi, di cui oggi ne vediamo tantissimi esemplari per strada – spiega Ficco – servono esclusivamente a proteggere gli operatori sanitari alle prese con pazienti contagiati. Non devono essere indossati da altri e mai in pubblico perché, pur non consentendo la trasmissione del virus a chi le indossa, lo intercettano comunque rimettendolo nell'aria con grave rischio di contagio per gli altri". "Ribadiamo: in pubblico, sia per strada che al chiuso, bisogna indossare esclusivamente le mascherine chirurgiche – conclude – Faccio pubblico appello al governo e ai presidenti delle Regioni perché considerino questa stringente necessità".

"Possibili conseguenze per la pelle"

Intanto sono in corso accertamenti sulle possibili sofferenze cutanee dovute alle mascherine. "Il contatto costante con irritanti – ha spiegato Gabriella Fabbrocini, direttore dell'Unità operativa complessa di Dermatologia dell'Azienda Ospedaliera universitaria Federico II – può innescare o far peggiorare le dermatiti da contatto o allergiche, ma anche la dermatite atopica o la psoriasi".

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