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Cronaca

La Console Usa studia il napoletano: "È una lingua musicale"

"Voglio cogliere ogni opportunità per approfondire gli aspetti puramente linguistici, ma anche le abitudini e le tradizioni dei napoletani"

"Adesso che vivo a Napoli, vorrei cogliere ogni opportunità per approfondire gli aspetti puramente linguistici del napoletano, ma anche le abitudini e le tradizioni dei napoletani. Noi diplomatici di carriera studiamo sempre in anticipo la lingua del Paese dove saremo assegnati, quella ufficiale naturalmente ma il napoletano è una lingua così particolare e così bella che non potevo farmi sfuggire questa occasione". Era l'agosto del 2016 quando Mary Ellen Countryman è arrivata a Napoli come console degli Stati Uniti. E la città l'ha sedotta a tal punto da decidere di seguire i corsi gratuiti di Davide Brandi e della sua associazione 'Lazzari e Briganti'.

"Anche se sono ancora una principiante e riesco a pronunciare solo poche frasi, il napoletano mi piace perché sembra che ti dia la possibilità di esprimere intere situazioni in pochissime parole. È molto sintetica. Ma l'elemento che mi attrae di più è la musicalità, resa famosa in tutto il mondo dalle canzoni", ha raccontato a Pietro Treccagnoli de Il Mattino.

"Adesso comincio a capire meglio gli accenti della gente che incontro sul Lungomare", ha confessato la Console. "Anche se non parlerò mai correntemente il napoletano, questo corso è una delle esperienze più belle che sto vivendo a Napoli".

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