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Cronaca

Giardiniere e miliziano Isis: spunta un nuovo nome dal processo a Fatima

L'uomo è un marocchino che lavorava in Campania. Avrebbe utilizzato gli stessi contatti di Giulia Sergio per raggiungere la Siria

Marocchino, residente a Cervinara, frequentatore abituale di Napoli soprattutto nel fine settimana. Giardiniere in un ristorante. E miliziano dell'Isis: a raccontare di questo misterioso foreign fighter residente in Campania è stata Cristina Villa, dirigente della Digos di Milano, nel corso del processo milanese a carico di Giulia "Fatima" Sergio e altre quattro persone per terrorismo internazionale.

L'uomo sarebbe partito per completare il suo addestramento agli ordini del Califfato in Siria. "Tra le molte utenze di vari Paesi, dalla Spagna al Belgio (22 in totale), che hanno contattato l'utenza turca usata anche da un coordinatore dell'Isis – ha, come riportato dal Mattino, dichiarato la Villa rispondendo alle domande del pm – è emerso un contatto di un'utenza italiana di un soggetto partito dal Centro Sud Italia per la Turchia e poi arrivato in Siria".

Dell'uomo, a Cervinara, non si ricorda praticamente nessuno. Viene descritto come mite e gentile, e non è segnalato alcun episodio sospetto che lo riguardi. L'intelligence, però, pare abbia accertato un suo contatatto un'utenza turca riconducibile a tre personaggi dell'Isis collegati anche a Maria Giulia "Fatima" Sergio, da loro aiutata a raggiungere la Siria.

La intercettazioni sono state utili a ricostruire una rete di reclutamento di miliziani estesa in tutto il continente europeo. Tutti i nuovi aderenti allo Stato Islamico contattavano i tre presunti elementi Isis in Turchia per avere indicazioni utili all'arrivo in Siria.

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