Sono sessanta le famiglie che finiranno in mezzo ad una strada. Ad essere colpiti sono i lavoratori della Mario Cirino Pomicino Spa, di Arzano, leader nella commercializzazione e produzione di materiale edilizio.

La vicenda si sviluppa non per mancanza di commesse o questioni finanziarie, ma gira intorno all'acuirsi dei dissensi tra i due titolari della società, i fratelli Luigi e Cristiano Pomicino. Possiamo affermare con certezza "affermano i lavoratori "che la gestione dell'attività è intaccata esclusivamente dalle difficoltà di rapporti tra i due, mentre la produzione continuava ad andare avanti.

Le tensioni tra tra i soci si sono via via sempre più esasperate nei toni al punto di creare il blocco delle attività del consiglio di amministrazione della Società, una Spa. tribunale. Rabbia e sconcerto tra i dipendenti che non intendono stare in silenzio, ma che si stanno mobilitando per portare a conoscenza l'opinione pubblica dei fatti che stanno accadendo in azienda e l'inverosimile situazione che stanno vivendo: "scioglimento per un dissenso tra soci".

I 60 lavoratori in stato di agitazione da lunedi 23 gennaio, con grande senso di responsabilità hanno provato a riprendere le normali attività lavorative, non trascurando tuttavia di coinvolgere le locali istituzioni. Coinvolto anche il Sindaco del Comune di Arzano, Antonio Fuschino, il quale ha chiesto un incontro urgente con il Prefetto De Martino, vista la volontà di soluzione della questione di una sola delle parti componente della Società . I lavoratori hanno sollecitato un incontro con l'Assessore regionale al Lavoro Dott. Severino Nappi, al quale hanno rappresentato che la vicenda è mossa da questioni personali tra la compagine sociale , e non da questioni finanziarie. Tutto ciò in attesa di conoscere l'esito della sentenza del Tribunale.