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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Mario Adinolfi e la Terra dei Fuochi: "Popolo di merda"

Un tweet dell'ex deputato Pd scatena le polemiche. "Espressione gravemente offensiva. Dà una lettura del fenomeno semplicistica, banale"

"Si sono fatti devastare tacendo dalla camorra che ha interrato per anni rifiuti tossici, ora fanno le manifestazioni. Che popolo di merda". Questo il tweet di Mario Adinolfi sugli abitanti della Terra dei Fuochi postato nelle scorse ore.

LE REAZIONI - "Il devastante inquinamento della Campania felix, e la battaglia che la popolazione sta conducendo per chiedere bonifica e vigilanza, non si possono ridurre a una guerra di insulti, sciacallaggi e invettive incrociate, tantomeno a una battaglia di un partito contro un altro partito, proprio nel momento in cui c'è bisogno della massima unità''. Lo dichiara Giovanna Palma, deputata del Pd, a commento della polemica accesa oggi dall'ex deputato del Pd, Mario Adinolfi, che ha insultato i napoletani che stanno scendendo in piazza. ''Adinolfi usa una espressione gravemente offensiva - continua la parlamentare -, che si ritorce contro di lui, come sempre succede a chi insulta. Dà una lettura del fenomeno semplicistica, banale. Al tempo stesso quelli che approfittano di questa polemica di bassa lega per scagliarsi contro il Pd, dimenticando che Adinolfi alle ultime elezioni ha votato, per sua ammissione, Movimento cinque stelle, fanno una analoga opera di sciacallaggio. Non abbiamo bisogno, in questo momento, di tutto ciò. La verità sarà ricostruita e ci accorgeremo che il tema dell'inquinamento da rifiuti ha mille sfaccettature. Ci sono le responsabilità pubbliche e istituzionali, nel mancato controllo del territorio, nella cattiva gestione degli impianti legali, nelle collusioni, e sicuramente la classe politica che ha governato, o non governato, il Paese e i territori in questi anni, deve prendersele tutte''.

Ma avverte Palma ''ci sono anche altre responsabilità, più ampie, più diffuse. Probabilmente, in tutto questo tempo, accanto alle complicità, c'è stata anche una sottovalutazione complessiva del fenomeno. Ma chi conosce davvero i nostri territori sa che, dal basso, nel tessuto di associazioni, di ambientalisti, di militanti politici, anche di consiglieri comunali e rappresentanti istituzionali di vari partiti, in questi anni, si sono levate voci e condotte battaglie, a volte in solitudine, a volte assumendo pericoli personali. Il popolo che in queste ore scende in piazza è, comunque, una risorsa per tutti. Per la politica, per i partiti, per i territori, per quelli che ritengono la cittadinanza attiva l'unico, vero strumento democratico. Sarà pure un risveglio tardivo, ma non si insulta il popolo che lotta''.
(ANSA)

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