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Cronaca Caivano

Orrori nel Parco Verde, scarcerata Marianna Fabozzi

La donna accusata di aver coperto le violenze perpetrate ai danni delle sue tre figlie torna ai domiciliari. Protesta la madre di Fortuna Loffredo

È tornata ai domiciliari in via Don Sturzo, a Caivano. Marianna Fabozzi è a casa: la donna sotto processo per aver coperto i presunti abusi da parte del suo compagno (al tempo) Raimondo Caputo su Fortuna Loffredo e sulle sue tre figlie, ha lasciato il carcere in cui si trovava da un anno.

Protesta Mimma Guardato, la madre della bambina uccisa nel Parco Verde. "Mia figlia dietro una lapide, lei a casa", il suo duro commento. Nella zona delle palazzine popolari si sono ricorse negli ultimi giorni voci anche su presunte "spedizioni punitive" nei riguardi della Gaurdato. Già lo scorso anno una molotov fu scagliata contro la finestra di casa sua.

L'AVVOCATO DI PARTE CIVILE - "Il ritorno della Fabozzi – ha dichiarato l'avvocato di parte civile nel processo Angelo Pisani – non muta l'opinione su che devastante degrado umano che fa da sfondo a questa tragedia". "Per la sua condotta e sull'assoluta omertà imposta alle sue figlie – va avanti – non merita nessuna clemenza. Noi siamo convinti che si saranno ancora tante orribili pagine di violenze ancora nascoste, scritte dai violentatori e assassini, sui quali c'è urgenza di fare luce al più presto".

L'AVVOCATO DELLA FABOZZI – A ricostruire la vicenda legale della donna è il suo avvocato."La mia assistita era stata arrestata, insieme a Raimondo Caputo, il ventinove novembre del 2015, con l'accusa in concorso con Titò di favoreggiamento per gli abusi subiti dalle figlie – ha spiegato l'avvocato della donna – Nel maggio dello scorso anno, dopo un secondo arresto per Raimondo Caputo, ritenuto dagli inquirenti l'assassino della bambina, la mia assistita aveva violato gli obblighi degli arresti domiciliari, rilasciando un'intervista. Per questo scattò l'aggravamento della misura. Nel carcere di Pozzuoli la Fabbozzi è stata aggredita e avrebbe tentato il suicidio. Abbiamo presentato il ricorso per Cassazione sull' aggravamento, e l'alta corte lo ha annullato. E in attesa delle motivazioni, abbiamo presentato la stessa richiesta alla corte di assise di Napoli. E ieri la corte ha accolto la richiesta di ripristinare gli originari arresti domiciliari".

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