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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Scampia

Gomorra 2: "Maradona non sarà il soprannome di un killer nella fiction Sky"

Dopo diffida e polemica, sembra già chiusa la partita Maradona/Gomorra. Pisani: "Niente soprannome nella fiction di camorra e vigileremo sul programma a tutela dell'immagine e futuro di Scampia che è tutt'altro"

Sembra già archiviata la questione "Maradona Killer" su Sky.
L'ipotesi di dare ad uno dei criminali della fiction "Gomorra 2" il soprannome del calciatore argentino sembrerebbe essere già stata scartata dalla produzione.

La produzione era stata diffidata dall’Avvocato di Maradona, Angelo Pisani, che già in passato  aveva contestato agli imprenditori di Gomorra di esaltare solo il male e di nascondere tutte le potenzialità e gli esempi positivi e di legalità del territorio, vietando di far riprese a Scampia.

"Con una sola azione appena annunciata Maradona vince contro la ‘guerra di camorra,’ la fiction Gomorra a detta del produttore non si utilizzerà più il nome del Pibe de Oro come appellativo per un killer della serie televisiva" ha dichiarato il Presidente della Municipalità di Napoli Nord Angelo Pisani, che ha ribadito "di continuare a controllare ogni eventuale pubblicazione e fiction a tutela dell’immagine del territorio napoletano e di non  mollare la presa sul programma prossimamente in onda su SKY senza il soprannome del mito sportivo di Napoli a tutela di ogni diritto ed immagine degli abitanti".

Come presidente della municipalità ho il dovere e l’obbligo morale e politico di continuare a difendere il territorio purtroppo da sempre strumentalizzato e sfruttato dai mass media solo per esaltare problemi e crimini, che tra l’altro sono gli stessi di ogni paese del mondo ma che solo qui sono sempre venduti come unica notizia senza dare uguale risalto alle scuole, alle azioni di legalità, alle associazioni di gente sana e perbene e ai successi delle forze dell’ordine e magistrati e di una parte buona delle istituzioni – ha tuonato Pisani – mi auguro di no, considerati i precedenti, ma qualora la fiction arrechi ulteriori danni all’immagine del quartiere, già vittima di pregiudizio per l’opinione pubblica per i noti precedenti,sotto la mia amministrazione sono pronto ad agire con tutti i mezzi a mia disposizione nelle competenti sedi legali e sosterrò sempre e solo esempi positivi e non violenti per il futuro dei giovani ”.

Una vittoria che tuttavia non spegne le polemiche, infiammate dalle dichiarazioni, definite un autogol e non rispondenti al vero dal Presidente Pisani, di Riccardo Tozzi, presidente di Cattleya, uno dei produttori di Gomorra: “Dopo aver visto nel quotidiano il disagio e la sofferenza di certe realtà, dà noia assistere a continue strumentalizzazioni. Uno si mette in gioco, prova a raccontare quello che c’è, facendolo sforzo di cogliere la verità e di trasferirla in un progetto originale, di qualità, prendendosi un rischio, e poi si accorge ad ogni passo che evidentemente il marchio Gomorra fa gola e suscita anche esercizi poco nobili”. La replica di Pisani non si è fatta attendere: “Poco nobile sarà stato il tentativo di sfruttare a fini pubblicitari il nome di Maradona senza alcuna autorizzazione che non sarebbe mai arrivata, anzi chiediamo a tozzi di non fare sforzi a proiettare solo scene di Camorra ma lo invitiamo a descrivere la realtà completa mettendoci al suo fianco”.

"Insomma, Diego continuerà ad essere ricordato come killer delle difese e porte avversarie e non come spietato affiliato alla camorra, ruolo irreale ed improprio come le ricostruzioni di sola violenza e male prodotte con tanto sforzo e senza uguale risalto del bene e del giusto per gli affari del cinema" conclude Pisani .

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