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Cronaca

Manifesti funebri per persone ancora vive, don Patriciello: "Lo scempio della camorra continua"

"Amici lontani e vicini, ditemi voi se si può continuare a vivere così. Il Signore abbia pietà di noi"

"Lo scempio della camorra in casa nostra continua. Noioso. Pericoloso. Imperterrito. Tra manifesti funebri a persone vive e vegete, bombe carta fatte esplodere di notte, vetrine di pizzerie spaccate dai proiettili e spaventose ”stese”. Amici lontani e vicini, ditemi voi se si può continuare a vivere così. Il Signore abbia pietà di noi". E' l'amaro post pubblicato su Facebook da Padre Maurizio Patriciello.

Escalation di violenza

Nelle ultime settimane Caivano e la vicina Frattamaggiore sono state sconvolte da una serie di episodi di violenza da parte della camorra. Dopo la bomba carta davanti alla chiesa del parroco, gli spari in tre pizzerie, arrivano i manifesti funebri per persone vive e vegete da intendersi come atto intimidatorio.

Solidarietà e testamento

"Vi confido una cosa, ho poco fa firmato il mio testamento. Abbiamo messo tutto in conto quando siamo diventati sacerdoti, continuo per la mia strada. Alcuni camorristi pensano che dovrei limitarmi a celebrare messa e benedire i loro figli quando vengono uccisi. Non è così, continuo il mio percorso mentre da queste parti continuano le stese di giovani pistoleri che terrorizzano i residenti a colpi di kalashnikov. Per quanto mi riguarda, se avessi voluto una vita comoda non avrei fatto il prete. Sono solo un povero parroco che annuncia il Vangelo”, erano state le parole di don Patriciello dopo l'attentato subito. Ieri l'ex premier Conte ieri si è recato a Caivano per esprimere solidarietà al parroco anti camorra.

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