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Cronaca

Covid, le conseguenze si riversano in piazza. Scuola, spettacoli e tpl: mobilitazioni in corso

Mentre il Tpl è fermo per sciopero, protesta la scuola in piazza Dante, circensi e lavoratori dello spettacolo in piazza del Plebiscito, e i rider indicono il "NoDeliveryDay"

È la giornata delle grandi mobilitazioni per la crisi Covid, quella di oggi. In piazza, a Napoli come in tutta Italia, numerosissime realtà. Questo mentre il trasporto pubblico locale sciopera.

Partiamo proprio dal Tpl: le adesioni allo sciopero indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Uglfna sono altissime. L'obiettivo delle sigle è il rinnovo del contratto della categoria. Per quanto riguarda Anm – fatta salva la fascia di garanzia (fino alle 9 e dalle 17 in poi) – sono e saranno ferme la Linea 1 della metro, le tre funicolari, e la quasi totalità dei mezzi di superficie. Disagi anche per gli utenti Eav delle linee flegree e vesuviane.

Le fasce di garanzia di Anm nel dettaglio

Sciopero della Dad

Protesta innanzitutto la scuola, stamattina alle ore 10 in piazza Dante. È lo sciopero della Didattica a distanza (Dad) da parte di studenti e docenti per chiedere la riapertura in presenza, in sicurezza e in continuità di tutti gli istituti, dal nido all'università. Ad indire la manifestazione è stata Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero proclamato dai Cobas, a cui ha già dato la sua adesione il Coordinamento Nazionale Precari Scuola.

Circhi, luna park e spettacolo chiedono ristori

In piazza del Plebiscito invece protesta il mondo di circhi e luna park, così come quello dei lavoratori dello spettacolo e del wedding. Circhi e luna park nel 2020 hanno lavorato solo 50 giorni, e le prospettive per l'anno in corso sono addirittura peggiori. La richiesta, come specificato dall'imprenditore circense Eusanio Martino, è quella “un incontro con i vertici della Regione Campania per supporto e sostegno nella pratica ristori, agevolazioni per una futura ripartenza”.

I lavoratori dello spettacolo, dopo essere entrati all'interno dei cancelli del Mercadante e aver poi raggiunto l'esterno di Palazzo Reale, protestano per i “criteri escludenti” nella ripartizioni dei bonus. “In migliaia siamo rimasti da un anno a questa parte senza guadagni, chi non aveva altro su cui contare non ha nulla per sostenere se stesso e la propria famiglia”, spiegano.

I lavoratori del comparto wedding non chiedono ristori, ma sapere con certezza quando potranno ripartire con la loro attività.

Circo, spettacolo e wedding: la protesta al Plebiscito (foto De Cristofaro-NT)

La protesta dei rider per un contratto

Infine, protestano anche i rider, che hanno indetto (con RiderXiDiritti) la giornata “#NoDeliveryDay”. I fattorini hanno pubblicato una lettera aperta indirizzata ai clienti e all'opinione pubblica in generale, in cui chiedono di non fare acquisti in segno di solidarietà nei loro confronti. La richiesta in questo caso è per "un contratto vero e proprio, con tutele reali, concrete garanzie, equità e rispetto del loro lavoro con una retribuzione adeguata. In altre parole, un contratto collettivo nazionale”. Lamentano “una situazione paradossale, eppure diffusa nel mondo del lavoro contemporaneo, sempre più simile ad una giungla: siamo pedine nelle mani di un algoritmo, eppure siamo considerati lavoratori autonomi; siamo inseriti in un'organizzazione del lavoro senza alcun potere, eppure non siamo considerati lavoratori dipendenti”.

Partiti da piazza Municipio, si sono diretti anch'essi in piazza del Plebiscito.

La protesta dei rider (foto De Cristofaro-NT)

Video di Alessandra De Cristofaro

La scuola a piazza Dante

La protesta dei rider

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