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Cronaca

Scuola, è mobilitazione nazionale contro la Dad: manifestazione in piazza Dante

Napoli tra le 60 città dello sciopero per la riapertura degli istituti e per il ritorno della didattica in presenza

La scuola si mobilita, stamattina alle ore 10 in piazza Dante, perché gli istituti tornino aperti. È lo sciopero della Didattica a distanza (Dad) da parte di studenti e docenti per chiedere la riapertura in presenza, in sicurezza e in continuità di tutta la scuola, dal nido all'università.

Ad indire la protesta è stata Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero proclamato dai Cobas, a cui ha già dato la sua adesione il Coordinamento Nazionale Precari Scuola.

Quella di Napoli è una delle mobilitazioni principali, insieme all'omologa manifestazione di Roma, alle ore 10 a Montecitorio; di Milano alle ore 17.30 a piazza XXIV Maggio; di Firenze alle ore 9.30 a piazza Santissima Annunziata.

Inoltre - a Napoli come in tutta Italia - è previsto anche uno sciopero del trasporto pubblico locale proclamato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna e Cobas.

Questo il messaggio di Priorità alla Scuola Campania per la manifestazione di oggi:

"Napoli l’appuntamento è dalle ore 10 a piazza Dante, per riprenderci la scuola, quella che è un diritto fondamentale per tutt*, quella che vogliamo per oggi e per domani. Invitiamo allo sciopero dalla Dad tutta la comunità scolastica, perché sia uno sciopero degli studenti e delle studentesse, dei e delle docenti, degli alunni più piccoli insieme ai loro genitor*.

Ma facciamo appello anche e soprattutto a tutt* quell* che pensano che per ricostruire il mondo si debba ripartire da ciò che è davvero #essenziale: accesso e condivisione dei saperi, diritto alla salute e alla cura, allo spazio pubblico, alla socialità, alla partecipazione attiva, al reddito, al welfare, perché il 26 sia uno sciopero sociale.

A Napoli saremo in piazza per chiedere la riapertura delle scuole, per chiedere che vengano messe in campo immediatamente tutte quelle misure che fino ad ora sono state solo millantate: perché in Campania soprattutto sono state chiuse troppo a lungo e senza nel frattempo attivare alcun intervento sostanziale per tutelare davvero la salute pubblica e il diritto all'istruzione; perché sono chiuse di nuovo in quasi tutta Italia mentre le principali attività economiche e produttive sono aperte; perché da un anno la chiusura della scuola è una scelta politica facile e senza costi per lo Stato, che li scarica tutti su genitori e giovani alle prese con crescenti problemi di ritardi nella formazione e di disagio psicofisico; perché si è preferito mimare la normalità e invece è ora di smetterla di rubare il tempo – il loro presente e il loro futuro – alle e ai minorenni che vivono in Italia. Saremo in piazza per dire che dopo un anno di tempo perso e retorica è tardi! Perché non c’è stata cura per le comunità scolastiche che sono state abbandonate e hanno pagato e pagano un caro prezzo. E’ arrivato il momento di investire veramente nella scuola, organizzando ovunque un vero tracciamento e screening periodici, assumendo e aumentando il personale e riducendo il numero di studenti per classe, perché senza tutto ciò a settembre ci troveremo esattamente nelle stesse condizioni e invece noi di scuola ne abbiamo assolutamente bisogno! Saremo in piazza per chiedere che le risorse del Recovery Fund siano vincolate a rilanciare la Scuola pubblica e i diritti all’istruzione e allo studio a cui devono essere restituiti il ruolo e la centralità che spettano loro.

Vogliamo che quelle risorse servano:
- per ridurre a 15 il numero massimo di alunni per classe nelle aree svantaggiate come la Campania (che vanta tristi primati per percentuale di abbandono scolastico e numero di giorni di scuola svolti in presenza), dentro e oltre la pandemia;
- per la stabilizzazione dei precari, docenti e Ata, per concorsi regolari e un forte aumento degli organici come condizione necessaria alla continuità didattica in presenza e sicurezza;
- per incrementare massicciamente il trasporto pubblico;
- per interventi nell’edilizia scolastica che garantiscano ovunque spazi idonei - anche all'aperto - a una scuola in presenza, in sicurezza ed ecosostenibile.

Questi sono gli interventi strutturali che vogliamo per la scuola, senza i quali l'apertura sarà sempre procrastinata, sotto minaccia e ricatto di un’emergenza infinita, in cui l’unica “soluzione” resterà la DaD Vogliamo le risorse del Recovery Fund per scongiurare una riforma della scuola fondata sulla subalternità al mercato, sulla didattica digitale a distanza, sulla disuguaglianza e sull’abbandono scolastico, e aprire la strada alla riforma della scuola che noi vogliamo: una scuola pubblica solidale, incisiva, coesa; una scuola consapevole dei bisogni sociali dei territori in cui interviene, ma che offra le stesse opportunità di crescita ed emancipazione a tutt* le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi in ogni luogo. Vi aspettiamo in piazza per rivendicare insieme tutte le condizioni che consentano di riaprire le scuole subito in presenza, continuità e sicurezza, nel rispetto delle precauzioni anti-Covid e della tutela della salute di tutt*".

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