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Cronaca Pendino / Piazza Vincenzo Calenda

"Verità e Giustizia per Maikol": presidio in piazza Calenda

Di nuovo in piazza #UnPopoloInCammino per il 27enne ucciso la notte di Capodanno e per tutte le vittime innocenti di camorra. Appuntamento l'8 gennaio alle ore 10 nei pressi del Teatro Trianon

Torna in piazza "Un Popolo in Cammino". La rete di associazioni, movimenti, collettivi studenteschi, parrocchie e comitati, promotrice di una mobilitazione di massa contro violenza e camorra che si è tenuta a Napoli lo scorso 5 dicembre si riorganizza per tornare a manifestare e chiedere "verità e giustizia per Maikol", 27enne ucciso nella notte di Capodanno

"Ad un mese dalla straordinaria manifestazione di #UnPopoloInCammino, ci ritroviamo di nuovo a parlare di vittime innocenti di camorra. Maikol, 27 anni, viene barbaramente ucciso il giorno di capodanno per un "gioco" frutto della barbarie dei nostri giorni. Maikol era uno tanti giovani napoletani che, pur di non cadere nelle tentazioni del malaffare e dei soldi facili, “arraggiava“ come ambulante vendendo calzini" scrive su Facebook il gruppo di cittadinanza attiva, che lancia per venerdì 8 gennaio, alle 10.30, un presidio in Piazza Calenda, nei pressi del Teatro Trianon.

L'IPOTESI: UCCISO PER ERRORE - La polizia sta vagliando tutte le ipotesi, compresa quella dell''incidente' durante i festeggiamenti per il nuovo anno, ma allo stato delle indagini viene considerato meno probabile che il ragazzo possa essere stato raggiunto da un proiettile vagante. Secondo gli investigatori non c'è alcuna certezza che Maikol Giuseppe Russo, che aveva solo piccoli precedenti, fosse il reale mirino dei sicari. Le modalità dell'agguato sono di chiaro tipo camorristico, ma forse i killer volevano colpire qualcun altro, probabilmente un rampollo di qualche storica famiglia malavitosa della zona. O siamo in presenza dell'ennesima 'stesa', così hanno battezzato i raid in motocicletta che, da tempo, gruppo di giovani delinquenti appartenenti a clan in lotta mettono in atto con sortite nei diversi quartieri diventati terra di conquista dopo la disgregazione di alcune famiglie storiche. Il giovane si trovava dietro ad una pianta e forse non è stato visto dai sicari quando hanno iniziato a sparare all'impazzata. Russo è stato raggiunto da un unico colpo al capo proveniente da un'arma automatica che ha cominciato a sparare decine di metri prima dell'arrivo in Piazza Calenda.

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