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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro Direzionale Isola F13

Acqua Pubblica, "No a privatizzazione e riordino del servizio": manifestazione il 13 aprile

Presidio al CDN alle 10.30. La denuncia dei comitati: "Si cerca di far approvare il vecchio progetto di privatizzazione e riorganizzazione del Servizio Idrico voluto dalle multinazionali dell'Acqua"

"Allo scadere della legislatura, la giunta Caldoro cerca di far approvare, sotto forma di un Disegno di Legge collegato alla finanziaria, il vecchio progetto di privatizzazione e riorganizzazione del Servizio Idrico voluto dalle multinazionali dell’Acqua. Ciò che non si è riusciti  a fare nei cinque anni precedenti, anche grazie alla forte opposizione dei Comitati e dei Cittadini campani, di molti  Sindaci, ostinatamente  si tenta di farlo passare all’ultimo minuto". E' quanto denunciano il Coordinamento Campano per L'Acqua Pubblica e la Rete Civica Ato 3 che insieme promuovono una presidio di protesta che si svolgerà lunedì 13 aprile alle 10.30 davanti alla sede del Consiglio della Regione Campania, al Centro Direzionale (Isola F13)

Il progetto, spiegano ancora gli attivisti, "va contrastato perché taglia fuori  i 550  comuni della Campania, concentrando tutti i poteri decisionali  in poche mani riunite nel Consiglio d’ambito dell’ EIATO  e nel suo Direttore Generale; espropria definitivamente i Sindaci e le Comunità Locali delle loro legittime funzioni di gestione e controllo dello stesso Servizio Idrico; disattende il risultato referendario che, anche in Campania, si è pronunciato a favore di una Democrazia dei Beni Comuni, partecipata, trasparente, svincolata dal profitto e dal mercato; tende a vanificare i pur positivi segnali di democrazia e partecipazione  provenienti dal Comune di Napoli a favore di una gestione totalmente pubblica, quali i provvedimenti adottati per la messa  in sicurezza dell’ABC; crea le condizioni per l’assegnazione definitiva del Servizio di gestione  alla GORI Spa, modificando i confini delle attuali gestioni; per cui altri 24 comuni della provincia di Napoli, Avellino, Caserta, Salerno verrebbero attribuiti alla GORI ; che così viene “premiata” invece  “di essere liquidata” dopo  i tanti guasti che ha prodotto:  distacchi dell’acqua,  immorali oltre che  illegittimi,  aumenti esorbitanti ed ingiustificati delle tariffe,  partite pregresse, conguagli incomprensibili ed ingiustificati".

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