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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Ritrovato e restituito dopo 42 anni il quadro rubato della Madonna delle Grazie

L'opera viene attribuita ad un artista della cerchia di Pietro Negroni (1505 -1567), pittore calabrese operante a Napoli. Rubato nel '79, era in una in una casa d'aste a Firenze

È stato riconsegnato stamattina, nella Chiesa di Santa Maria del Toro a Vico Equense, il dipinto trafugato nel 1979 della Madonna delle Grazie. Erano presenti l’Arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia Mons. Francesco Alfano, il Commissariato di S. Maria La Bruna di Napoli, Padre Luciano Di Cerbo, il Sindaco di Vico Equense e altre autorità.

Il dipinto

Il quadro raffigurante raffigurante la Madonna delle Grazie tra i Santi Michele Arcangelo ed Antonio di Padova, si inserisce nella produzione manieristica napoletana e si può assegnare ad un artista della cerchia di Pietro Negroni (1505 -1567), pittore calabrese operante a Napoli.

Il furto ed il ritrovamento 42 anni dopo

Il recupero del dipinto, ad opera dei Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali di Napoli, è stato possibile poiché, dopo il furto, l’immagine fu inserita nella banca dati delle opere trafugate. Precedentemente al furto, avvenuto il 28 aprile del 1979, il quadro era esposto sulla parete laterale sinistra della chiesa di S. Maria del Toro ed era inserito in una splendida e fastosa cornice barocca.

Il dipinto è stato ritrovato dopo 42 anni, in una casa d'aste a Firenze.

Grazie alle indagini condotte dal Maresciallo Capo Pasquale Salamida e dall’Appuntato scelto Matteo Scozzi diretti dal Tenente Massimiliano Croce e ai documenti presentati dall’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, il quadro è stato riconosciuto e sequestrato.

Le voci dei protagonisti

"Non dovete ringraziarci, siamo sempre ben felici di restituire un'opera d'arte. Vorrei sottolineare l'importanza di catalogare i beni delle nostre comunità, faccio un appello a voi tutti: è necessario un piccolo impegno da parte vostra, solo attraverso una descrizione del bene e una rappresentazione degli stessi per noi sarà possibile un ritrovamento in caso di furto", sono state le parole del Tenente dei Carabinieri Massimiliano Croce.

"Siamo una società che sogna poco, in questo momento di gioia grande, proviamo insieme a sognare un mondo più attento ai suoi beni, alle sue opere. Ma come si realizzano i sogni? Con ostinazione, ricercando il bene, il bello, un futuro migliore. Si realizzano assumendosi la propria responsabilità, credendo che è possibile riparare, raddrizzare, cercando una via giusta", ha concluso Mons. Francesco Alfano.

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