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Cronaca Castellammare di stabia

Castellammare di Stabia, il sindaco: "Massimo sforzo contro la camorra"

Assessori minacciati. Bobbio: "Non si deve agire rispondendo all'escalation di violenza, ma registro una grande e pericolosa rassegnazione. La gente è convinta che non cambierà mai nulla"

Notti difficili a Castellammare di Stabia. Cento uomini delle forze dell'ordine sono intervenuti tra un quartiere e l'altro della città per impedire che la criminalità desse il suo "segnale" di presenza accendendo i falò vietati dall'amministrazione comunale. "Qui, per combattere la camorra, non si deve agire rispondendo all'escalation di violenza, ma partire subito con il massimo impegno e il massimo sforzo. Registro a Castellammare di Stabia una grande e pericolosa rassegnazione. La gente è convinta che non cambierà mai il suo destino", ha fatto sapere il sindaco Luigi Bobbio.

Davanti al municipio, in occasione della Festa dell'Immacolata, manifesti con scritte minacciose: "Le armi stanno arrivando", "le bombe stanno arrivando". "Purtroppo si tende a dimenticare che qui è stato ammazzato un consigliere comunale - ha spegato il primo cittadino - Lo scenario complessivo non è cambiato. L'omicidio di Tommasino è avvenuto in un clima rimasto purtroppo immutato. Da un lato c'è una criminalità che ha subito gravi perdite con i numerosi arresti e il calderone scoperchiato dalle inchieste. Dall'altro la rinnovata atmosfera di minacce".

Minacce che hanno preso di mira anche gli amministratori. "Sì. Ne soffriamo tutti. Sabato è stato il giorno delle minacce all'assessore Coppola, ma anche ai comitati di quartiere, con gli scontri tra abitanti di quei quartieri a rischio e le forze dell'ordine. Esponenti della camorra sono passati di casa in casa e di negozio in negozio a chiedere soldi per essere sostenuti nell'allestimento dei falò illegali". Per il sindaco purtroppo "l'ordinarietà è costituita dall'omicidio di Tommasino. La straordinarietà dal lavoro svolto dalla commissione d'accesso di cui ho applicato tutte le prescrizioni, giuntemi appena mi sono insediato. Ma da allora  sono solo. Sono io la commissione d'accesso al Comune di Castellammare, fino a poco tempo fa, le disposizioni venivano impartite secondo una tradizione orale non controllabile, esistenvano poche tracce scritte di quello che si fa. Con la mia amministrazione questo andazzo è stato completamente sovvertito da una nuova forma di gestione della cosa pubblica che prevede il principio dello "scripta manenté'". Hanno suscitato polemiche e anche derisione alcune iniziative legate a norme "contro il degrado".

''Contrariamente a quanto possa apparire, ricevo molto incoraggiamento da parte della cittadinanza che, anche ora, in occasione della battaglia per rendere la tradizione dei falò meno anarchica, mi ha confortato con parole del tipo: 'Vada avanti, tenete la capa tosta'. E' vero, ho la testa dura e andrò avanti". Anche se, ha fatto sapere Bobbio, 'un po' d'aiuto  non guasterebbe. L'aiuto è necessario da qualsiasi parte arrivi ed è bene accetto".

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