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Cronaca

Morte Lucia Paesano, la lettera del figlio: "Saremo sempre una cosa sola"

La lettera-ricordo dell'avvocato 35enne Giuseppe Vitolo per la madre scomparsa un anno fa

Si è svolta oggi nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli la messa in suffragio per Lucia Paesano, la 67enne scomparsa il 19 novembre 2015 per un malore improvviso.

Ecco la lettera che il figlio di Lucia, l'avvocato 35enne Giuseppe Vitolo, ha voluto dedicare alla madre:

"Cara Mamma, incredibilmente è già passato un anno da quel maledetto giovedì in cui, poco dopo averti sentito chiedermi per l’ultima volta “torni a mangiare? Ci vediamo stasera”, ho ricevuto quella tremenda telefonata in cui babbo mi chiedeva di correre a casa. Ricordo quei cinque minuti di motorino in cui non volevo pensare a quello che dentro di me avevo sentito e capito. Ricordo quella maledetta ambulanza sotto il palazzo e ricordo che, appena entrato in casa, ti ho vista senza vita e mi è crollato il mondo addosso. Da allora, ho iniziato una lotta quotidiana per cercare di andare avanti e di affrontare questo immane dolore in qualche modo. Ti ho cercata e ti ho trovata in mille altri modi, sei riuscita incredibilmente anche da lassù a essere la mia guida, a incoraggiarmi, a darmi la spinta per cercare di continuare la mia strada. Ti ho scritto tante lettere, questa che oggi ti scrivo è quella probabilmente più consapevole della portata di quello che è successo il 19 novembre 2015. La mia vita è ripartita da una delle ultime conversazioni che abbiamo avuto, qualche giorno prima di quel maledetto giovedì, nella quale oltre a dirmi con il tuo inguaribile ottimismo che non sarebbe stato necessario sostenere l’ultimo concorso, suscitando la mia ira scaramantica, mi avevi detto che avrei dovuto insistere fino in fondo senza mollare per rispetto dei sacrifici sostenuti fino a quel momento. E allora sono partito da lì e, oltre alla mia quotidiana guerra con il dolore disperato e soffocante provocato dalla tua scomparsa, ho cercato di portare avanti quello che era il mio sogno e che, dopo la tua morte, ho scoperto dai tuoi tanti appunti essere anche il tuo. Così, ho iniziato una sfida oltre i miei limiti di resistenza fisica e mentale, con sveglie all’alba per studiare, giornate di lavoro e pomeriggi e serate di studio. E in quei tre mesi che mi hanno segnato in un modo indicibile, oltre a Roberta che mi ha seguito passo dopo passo con un amore incredibile e senza la quale sarei stato in balia delle onde, oltre a mio padre che ha cercato di sollevarmi da qualsiasi onere, anche il più banale, oltre a Maria con il suo calore, oltre a Susanna, Iole, a Simona, ai tuoi dolci nipoti, ai miei meravigliosi amici alla fine ho trovato te che nei sogni e nei piccoli quotidiani segni che mi hai mandato, mi hai fatto capire che stavo facendo la cosa giusta e mi hai spinto a non mollare, anche quando sentivo il mio fisico cedere. Sono andato lì e in tutti e tre i giorni delle prove mi sono sentito incredibilmente a casa come mai mi era successo, spinto da una forza talmente grande che non può essere spiegata. Ora, io non se quel sogno si avvererà perché ormai non dipende più da me, ma ci ho messo l’anima per farlo realizzare e so che questo basta per farti essere fiera di me da lassù. Del resto, me lo fai sentire costantemente. Poi la vita mi ha messo di fronte ad un’altra terribile e tragica realtà, ancora più inaspettata. La perdita di Luca, un fratello acquisito, mi ha straziato nuovamente, facendomi sentire il peso d tutte queste terribili notizie. Conosci benissimo l’affetto che mi lega a lui, venti anni di vita fianco a fianco non sono una cosa da nulla e lui è stato uno di quelli che nel difficilissimo percorso di questo anno più mi ha aiutato quotidianamente con un affetto stupendo. So che ora hai accolto Luca alla grande e che insieme mi proteggete con tutto l’amore possibile. Questo anno tremendo trascorso mi ha provato di due parti enormi di me e questo non potrò mail accettarlo del tutto e difficilmente imparerò a convivere del tutto con questo dolore, anche perché quello che mi è stato tolto ingiustamente e senza un perché non mi farà essere mai più quello che ero prima. Ho sentito dire in un film “chi si rassegna è un uomo debole e chi accetta è un uomo forte”… diciamo che io sarò sempre a mezza strada. Sicuramente non mi rassegnerò mai..ma difficilmente potrò accettare del tutto quello che mi è stato tolto. Posso solo cercare di imparare a conviverci. Voglio dirti cara mamma che il tuo piccolo bambino ha sempre bisogno di te, anche ora che è un uomo di 35 anni e che disperatamente continua a cercarti in ogni angolo e ad ogni passo, in ogni sogno e in ogni momento della giornata, da quando la mattina si alza per andare a lavorare alla sera quando, dopo aver pregato per te e per Luca, si addormenta nella speranza di sognarti. Ti saluto con le parole che Claudio Baglioni ha dedicato alla propria mamma scomparsa e che ho fatto mie, adattandole a noi, rappresentando esattamente il senso di cosa è la mia vita dopo quel maledetto 19 novembre: “Siamo stati vicini per 34 anni A dire il vero anche un poco di più. E in quei nove mesi fummo noi due da soli. Gli altri poterono giusto farsi un'idea. Per un essere umano ci sono due date nel manifesto teatrale dell'esistenza che hanno un segno diverso e particolare. Il giorno nel quale si viene qui al mondo attraverso il dolore e la beatitudine di una donna che si fa madre per te e quello in cui lei se ne va. Il primo giorno di vita di te che ti stacchi da lei per viver la tua. L'ultimo giorno di vita di lei che si stacca da te per viverne un'altra. In mezzo una storia indimenticabile". Mi manchi tanto mamma e per me dopo quel giorno è iniziata una vita diversa che da poco mi ha consegnato un altro terribile dolore da portarmi dentro. Voglio credere che prima o poi arriveranno delle gioie, che ci saranno dei sorrisi e che saprò riconoscerli e apprezzarli vista la sofferenza che porto con me. So anche che quei sorrisi avranno sempre una vena di malinconia e di incompletezza perché non potrò condividerli con te fisicamente… ma nonostante questo continueremo a essere una cosa sola perché comunque troveremo il modo di condividere tutto come abbiamo fatto anche in quest’anno. Ti amo di bene. “Sei nell’anima e lì ti lascio per sempre”. Questa è la certezza che accompagna la mia vita ogni giorno. Un bacio nel vento". Peppe

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