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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Dieci anni di Luca Abete a Striscia la Notizia: inchieste, "parrucche" e rapimenti

"Non dimenticare mai che sei un clown, queste le parole che mi disse una volta Antonio Ricci. A lui devo tanto". Ricordi ed intervista esclusiva a NapoliToday

Luca Abete, il celebre inviato di Striscia la Notizia, festeggia l'8 gennaio i dieci anni di collaborazione con lo storico programma televisivo in onda su Canale 5.

Abete ha raccontato in tale occasione a NapoliToday una serie di aneddoti e ricordi sul suo lavoro e su come sia nata la collaborazione con il programma tv di Antonio Ricci.

Luca, hai raggiunto un bel traguardo.

Questi dieci anni sono stati come una lunga corsa verso un sogno che sembrava impossibile ma che si è poi realizzato. I miei traguardi sono sempre spostati a un metro dall'arrivo. Solo ora posso dire che con serenità mi guardo alle spalle. Ho fatto un viaggio bellissimo e per certi versi difficilissimo. Non è da tutti partire da Avellino facendo il clown e diventare poi l'inviato che da due anni va più in onda su Striscia La Notizia.

Puoi raccontarci come è iniziato tutto?

Ho partecipato al concorso di Striscia per i nuovi inviati. facevo un programma per bambini in una tv di Avellino e mandai il servizio. Non avevo molte speranze, ma quando andai per la prima volta in onda con un mio servizio, fui molto emozionato, stentavo a crederci. Era un sogno.

Quanto è facile o difficile svolgere un lavoro di inchiesta in Campania con una risonanza mediatica come quella di Striscia alle spalle?

Ho attraversato tre fasi, nei primi anni ero apprendista inviato, dovevo trovare la notizia sul posto e inviarla a Striscia. Poi andando sempre più in onda iniziavano ad arrivare in maniera anonima le notizie e poi con il passare degli anni le segnalazioni sono aumentate. Oggi sono un punto di riferimento per chi ha dei problemi.

Qual è la storia più importante che hai raccontato in questi dieci anni?

La realtà è fatta di tanti ricordi, sono molto legato ai primi servizi, giravo da solo con una telecamerina rischiando davvero. Sicuramente il primo servizio è quello a cui sono più legato visto che il mio esordio a Striscia è stato con una parrucca nera. Però sicuramente la battaglia più rilevante che mi ha visto impegnato è stata quella relativa alla Terra dei Fuochi. Abbiamo iniziato nel 2008, mi chiedevo 'ma come è possibile che si alzano colonne di fumo ogni giorno e nessuno dice nulla?'. Andavo sui luoghi andando nel fango cercando di scoprire gli autori dei roghi. Poi grazie alle associazioni e ai movimenti campani abbiamo fatto fronte comune e il problema è diventato di portata nazionale. Mi hanno anche detto che rovinavo l'immagine della Campania e dei suoi prodotti, mentre oggi tutti siamo d'accordo sul fatto che questa sia un'emergenza nazionale.

Qualche aneddoto su qualche servizio televisivo? Ve ne saranno capitate tante...

Ne abbiamo viste di tutti i colori, ci hanno picchiati, ci hanno distrutto le attrezzature. Una volta addirittura mi hanno rapito. Un tipo un po' esaltato ci beccò su un luogo dove c'era un'emergenza rifiuti, salii in auto con lui e questa persona iniziò a correre, seminò la vettura della troupe e mi portò in una scuola per farmi vedere una perdita d'acqua dal soffitto. Iniziò anche a diluviare, sembrava un film dell'orrore, prendemmo una buca, il telefonino non aveva campo e lì trovai le madri che protestavano per una perdita d'acqua. Solo dopo tanto tempo riuscii a farmi prestare un telefonino e chiamai la troupe per farmi venire a prendere.

Com'è il tuo rapporto con Antonio Ricci?

Ad Antonio devo molto, non è consueto che qualcuno dia spazio a un signor nessuno in televisione in un programma così importante, soltanto perchè ha valutato delle capacità. Il rapporto tra me e Antonio dimostra come la meritocrazia esista. Andammo a ritirare insieme un premio nel 2009 a Napoli e lui mi disse: "Non dimenticare mai che sei un clown". A lui non piacciono i divi e le star. Per lui è fondamentale che non perdiamo il contatto con la gente. Queste parole non le dimenticherò mai.

Progetti in cantiere?

Abbiamo ancora cinque mesi e mezzo di Striscia La Notizia e poi con la mia società di produzione, Lab Production, che porta avanti iniziative, siamo in tour con il progetto motivazionale "Non ci ferma nessuno", dove racconto la mia esperienza di studente universitario che dal nulla con passione e fortuna ha portato avanti un sogno e l'ha raggiunto. Inoltre, ho due progetti fotografici: One photo, one day e Foto Opposte, con mostre ed eventi.

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