"Lotta alla camorra, la Chiesa ha le sue colpe"
Il cardinale Sepe: "La camorra è un pericolo e la violenza un dramma, ma se di fronte a questi mali noi chiudiamo gli occhi, la città diventa una pagina morta"
"La camorra è un pericolo e la violenza un dramma, ma se di fronte a questi mali noi chiudiamo gli occhi, la città diventa una pagina morta, un punto a cui non segue nessun "a capo"". Così il cardinale Crescenzio Sepe, nel corso del convegno "La passione per Napoli", organizzato da Ucsi Campania e Diocesi partenopea. Presente anche il Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.
"Abbiamo le nostre colpe - ha continuato Sepe - perché abbiamo educato i fedeli a essere buoni ecclesiastici, ma non insegnato loro che, da cristiani, si ha l'obbligo di vivere civilmente bene. Serve una rieducazione alla civiltà che implica l'assunzione di responsabilità di tutti, a ogni livello, dai capi di Stato e di Governo. Chiunque non si assuma questa responsabilità, viene meno a un dovere di umanità".