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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Afragola

Bambini disabili in classe: “Così si isolano i nostri figli”

La protesta della presidente della “Battaglia di Andrea”

“Le scuole in Campania di un determinato ordine e grado sono chiuse, ma non per alunni con disabilità... potrebbe essere un'opportunità, ma diventa un ordine nel momento in cui, se la famiglia non manda il proprio figlio a scuola, gli risulta l'assenza". A parlare è la mamma del piccolo Andrea, ora presidente de La Battaglia di Andrea. "Siamo in un periodo di pandemia, tutti noi genitori siamo confusi e impauriti - dichiara la donna - specie noi genitori di bambini con disabilità, se ci viene data la possibilità di poter continuare il progetto con tutte le dovute precauzioni, con le scuole aperte, e tutti i bambini in classe, anche scaglionati, va bene, ma se ci viene imposto di mandare solo i nostri figli a scuola mentre gli altri alunni non  vanno, questa non solo è costrizione - prosegue la donna - ma è un abuso di potere illegittimo, ci faccia capire il signor De Luca, i nostri figli possono morire? I nostri figli possono contagiarsi? Se io non mando a scuola mio figlio, in una scuola da lui chiusa, gli risulta l'assenza? Ma siamo impazziti!? Questa è discriminazione - conclude la donna - secondo chi ha preso questa decisione, i disabili possono andare incontro a contagi e i normodotati no? Vogliono eliminarli? Ci facciano capire!".

Parole dure della donna che però spiega il perché di queste esternazioni e cosa non funzioni nella scelta della Regione. “La scuola è integrazione non ghettizzazione. L'insegnante di sostegno non dev'essere un'insegnante dedicata al bambino, ma dev'essere un'insegnante di classe che deve sostenere il piccolo ed aiutarlo ad integrarsi insieme agli altri bambini. Una classe vuota e senza compagni solo con la maestra porta il bambino a regredire e ad avere delle frustrazioni,non da sottovalutare che quando si ritornerà alla normalità e quindi quando ci saranno di nuovo i compagni di classe, il bambino potrebbe non accettare la loro presenza andando in frustrazione e avendo quindi effettivamente problemi d'integrazione futuri.

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