Lockdown, Arzano si ribella: proteste e strade bloccate
Aperti solo i negozi che vendono generi di prima necessità. Non piace la decisione del Commissario Prefettizio
La decisione del Commissario Prefettizio di effettuare il lockdown Covid ad Arzano non piace ai commercianti, che sono scesi in piazza contro la misura considerata eccessiva, nonostante l'incremento dei contagi in città.
Bloccata la rotonda di Arzano e dunque l'accesso alla città. La protesta è pacifica. I commercianti lamentano il grave danno economico che subiranno, visto che i cittadini si sposteranno nei paesi limitrofi per la spesa. "Dicono che siamo infetti. Siamo qua e continuerà la protesta. E' assurdo, noi commercianti restiamo chiusi, ma i nostri cittadini possono uscire e andare tipo a Casavatore e spendere lì. E' una vergogna, bastava stare attenti con la mascherina", denuncia Gennaro, un commerciante di Arzano.
VIDEO: I COMMERCIANTI BLOCCANO LE STRADE
Arzano va in lockdown: tutte le misure
Il prefetto di Napoli, Marco Valentini, sentito il questore di Napoli Alessandro Giuliano, ha disposto un impiego straordinario delle forze dell'ordine per assicurare il rispetto delle prescrizioni contenute nell'ordinanza della commissione straordinaria del Comune di Arzano, che dispone la chiusura da domani a venerdì 23 ottobre di tutte le scuole e degli esercizi commerciali ad eccezione di quelli necessari per assicurare la reperibilità dei generi di prima necessità.
L'impiego straordinario delle forze dell'ordine disposto dal prefetto, si legge in una nota, può essere svolto "anche eventualmente con l'ausilio delle forze armate di cui al contingente Strade sicure".
La decisione è stata presa dopo il boom di contagi che ha colpito Arzano. Restano dunque chiuse tutte le attività commerciali, comprese le attività di ristorazione e bar, ad esclusione dei negozi di generi alimentari, delle farmacie, dei fornai, di distributori dei carburanti, dei negozi di ottica, dei rivenditori di mangimi per animali; la chiusura del cimitero consortile; la sospensione di tutte le manifestazioni e gli eventi pubblici; la chiusura di tutti i centri anziani sul territorio comunale; la chiusura di tutte le palestre e la sospensione di tutte le attività sportive, in forma individuale e di squadra, sia di tipo professionale che amatoriale; la sospensione del mercato settimanale. Previsto dall'ordinanza anche "il divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico". Ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) viene ordinato di "rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti familiari e sociali, contattando il proprio medico curante o l'Asl". Viene inoltre ribadito l'obbligo "di indossare la mascherina, su tutto il territorio comunale, anche nei luoghi all'aperto, durante l'intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza e nel rispetto delle previsioni normative nazionali".