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Cronaca

Spinge fidanzata in mare rischiando di ucciderla, il fratello: "Non voleva farla cadere"

Il litigio potrebbe essere scaturito da un moto di gelosia nei confronti di Amanda

Una serata con gli amici in allegria e serenità, poi qualcosa li turba, si allontanano, iniziano a discutere, si siedono sul muretto di via Nisida, poi la spinta che fa perdere l'equilibrio alla ragazza che batte prima la schiena contro gli scogli e poi cade in mare. Sono minuti drammatici, due persone si tuffano in acqua e tentano di salvare Amanda, riuscendo a fatica a riportarla a galla. La giovane però ha bevuto molta acqua, viene trasportata in ospedale d'urgenza al Policlinico di Napoli, dove è ricoverata nel reparto di rianimazione, in pericolo di vita.

"Non voleva farla cadere, stavano litigando come succede a molte coppie di fidanzati. Urlavano tra loro, mio fratello l’ha spinta ma senza alcuna intenzione di farle del male”, sono le parole del fratello di G.M. Il litigio potrebbe essere scaturito da un moto di gelosia nei confronti di Amanda.

I due erano fidanzati da cinque mesi e niente lasciava presagire a ciò che è poi accaduto. Il ragazzo è anche accusato di non aver soccorso la 22enne, ma di essersi allontanato in preda al panico.

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