Whirlpool, dal primo aprile licenziamento per tutti i dipendenti
Con la scadenza della cassa integrazione l'azienda procederà con i licenziamenti
Dopo la cassa integrazione per Covid fino a marzo per lo stabilimento di Napoli dal 1 aprile l'azienda intende avviare la procedura per il licenziamento collettivo dei lavoratori partenopei. È quanto emerge dal vertice in videoconferenza convocato dal Mise sulla vertenza Whirlpool.
La ricerca di una nuova proprietà
Dobbiamo trovare, e lo stiamo facendo, un imprenditore serio che voglia investire in quella fabbrica, e metteremo a sua disposizione tutti gli strumenti approntati per salvaguardare lo stabilimento". Così, disse un mese fa a proposito della Whirlpool di via Argine a Ponticelli, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli in aula al Senato.
Il ministro ha sottolineato che la ricerca è in atto e "sono in corso interlocuzioni fondate e serie". Per il caso Whirlpool "il tavolo permanente al ministero dello Sviluppo economico, con il ministero del Lavoro, è stato aperto nel 2019 quando l'azienda comunicò che entro lo scorso ottobre avrebbe chiuso lo stabilimento", ha ricordato Patuanelli.
"Le motivazioni della chiusura le abbiamo comprese fino a un certo punto - ha spiegato - visti gli i tanti investimenti negli anni per linee di produzione all'avanguardia, automatizzate e con grande produttività". Per Patuanelli "è stato sbagliato il prodotto, ma in tal caso non si chiude lo stabilimento e si cambia il prodotto". Dal Governo è stato però "approntato un pacchetto senza precedenti" di interventi "a disposizione di Whirlpool", ha aggiunto Patuanelli, e ora si deve "fare di tutto per far restare a Napoli" la produzione facendo sì "che gli occupati non perdano il lavoro ma rimangano operativi in quello stabilimento, anche se con un altro gruppo".