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Cronaca

Palamara e la vicenda Consip: “Tutto è partito dalla procura di Napoli”

Il magistrato ha spiegato come è finito nella vicenda che ha portato all'indagine su Lotti

"Perché io entro nella vicenda Consip? Per quale motivo? Perché nel 2016 i rapporti fra la procura di Roma e la procura di Napoli sono sempre stati non semplici, soprattutto sotto il profilo del riparto delle competenze". A dirlo è stato l'ex presidente dell'Anm Luca Palamara nel corso di una diretta sui canali Facebook e YouTube del Fatto Quotidiano, che poi racconta: "Sapete benissimo quali erano i miei rapporti col procuratore Pignatone all'epoca, rapporti molto stretti, confidenziali, oltre che chiaramente istituzionali. Succede un fatto specifico nel dicembre del 2016.

All'esito di una riunione la procura di Napoli decide di trasmettere delle carte che riguardano anche l'onorevole Lotti alla procura di Roma. Ne parlo col procuratore Pignatone anche perché mi era capitato nei mesi precedenti più volte di essere a cena col procuratore Pignatone e con l'onorevole Lotti, e quindi si poneva il problema, già prima delle carte, di capire e di comprendere quelli che sarebbero stati gli ulteriori sviluppi di questa situazione".

Subito dopo Palamara, sempre a proposito delle cene cui ha appena accennato, aggiunge: "Prima dell'inizio dell'indagine, assolutamente sì, almeno un paio di volte, 2 o 3 volte minimo, di questo c'è, come dire, il luogo presso cui facevamo le cene è un luogo, come dire, conosciuto a Roma, un'abitazione privata di un avvocato penalista, quindi da questo punto di vista i fatti sono facilmente dimostrabili". Infine, alla domanda su chi fosse l'avvocato, Palamara risponde: "La professoressa Balducci, membro del Csm".

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