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Cronaca Marigliano

Liberato Antonio Buglione, l'imprenditore rapito: era a Marigliano

Antonio Buglione, l'imprenditore rapito da un commando sotto casa sua, è stato liberato dai carabinieri che lo hanno trovato a Marigliano

E' stato liberato Antonio Buglione, l'imprenditore rapito ieri. I carabinieri lo hanno trovato incatenato a Mariigliano, nel Napoletano

In aggiornamento

Dalle prime indiscrezioni sembra che Antonio Buglione si sia liberato da solo e non dai carabinieri come si era appreso in un primo momento. Buglione è stato trasferito in caserma e le sue condizioni di salute sono buone.

Nella caserma dei carabinieri di Castello di Cisterna si sono recati due fratelli dell'imprenditore sequestrato, Felice e Carmine, con gli avvocati Giuseppe Siciliano e Erasmo Fuschillo. I familiari attendono di incontrare l'imprenditore che si trova già in caserma. Appare in buone condizioni di salute. Da pochi minuti sono giunti anche i magistrati della Direzione distrettuale antimafia.

Lo tenevano legato con un catena al collo in una serra delle campagne di Marigliano. Antonio Buglione, l'imprenditore sequestrato nel Nolano, sarebbe riuscito a liberarsi da solo poi avrebbe raggiunto una villetta poco distante chiedendo aiuto. E' quanto si apprende dal racconto di alcuni familiari dell'imprenditore.

Una ferita al sopracciglio, un occhio tumefatto, contusioni al torace: Antonio Buglione è stato probabilmente malmenato dai suoi sequestratori oppure è rimasto contuso nella colluttazione ingaggiata nel tentativo di sfuggire al rapimento. Le contusioni sono state notate dai carabinieri quando lo hanno rintracciato. Circostanze che saranno chiarite durante l'interrogatorio nella caserma di Castello di Cisterna.

Buglione è stato portato via dalla caserma dei carabinieri di Castello di Cisterna. E' stato visto uscire a bordo di una Lancia, in cui c'era il colonnello Fabio Cagnazzo, scortata da una gazzella dei carabinieri. E' probabile che debba essere eseguito un sopralluogo sul posto dove veniva tenuto incatenato oppure che venga portato in un ospedale.

Non vi è alcun legame tra il sequestro di Antonio Buglione e la testimonianza che l'imprenditore avrebbe dovuto rendere al processo contro il clan Fabbrocino in cui Buglione risulta parte offesa. E' quanto sottolinea l'avvocato Giuseppe Siciliano, uno dei legali dell'imprenditore, che si è recato alla caserma dei carabinieri di Castello di Cistera dove l'uomo è stato condotto dopo essersi liberato dai suoi sequestratori. Il penalista ha sottolineato inoltre che in quel processo Buglione non si è costituito parte civile. Il legale ha detto che "Buglione è un incensurato da 15 anni tormentato dai media".

 

LE FASI DEL SEQUESTRO

Buglione è stato rapito domenica sera

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Dopo il rapimento la Confael chiede tutela per la vigilanza

 


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