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Cronaca

La straziante lettera della sorella di Lello indirizzata ai giudici

Francesca Perinelli ha scritto una lettera aperta a chi si occuperà dell'omicidio del fratello. «Crediamo nella Giustizia con la “G" maiuscola

Il dramma della morte di Lello Perinelli, accoltellato durante una lite sabato notte, ha distrutto la sua famiglia e scosso l'intera cittadinanza napoletana. La sorella della vittima, Francesca, ha scritto una lettera aperta indirizzata ai giudici che si occuperanno dell'omicidio del fratello. La pubblichiamo interamente. Queste le sue parole:

«Cari giudici, vorrei che queste parole arrivassero non alle vostre teste ma ai vostri cuori. Lello è stato ucciso e io e la mia famiglia siamo morti con lui. Se vi chiediamo di essere severi con chi ha ucciso Lello non è per vendetta ma è perché crediamo e vogliamo continuare a credere nella Giustizia, quella con la G maiuscola e non quella delle leggi fredde e dei cavilli inutili. Chi ha accoltellato Lello aspettandolo, armato, per sette giorni per una banale lite non ha colpito solo il cuore di Lello ma il cuore nostro, quello di un intero quartiere e di una intera città perché Lello era e potrà essere il simbolo di chi, in un quartiere difficile e in una città difficile, lotta contro tutti e tutto e, fino a quella notte buia, vince.

E fa vincere il sole del suo carattere, la bellezza dei suoi sorrisi, i suoni delle sue risate. E quel marchio brutto, falso e ingiusto sulla pelle se l'era tolto alzandosi tutte le mattine alle 6 per andare a scuola e poi al lavoro e inseguendo il suo sogno di calciatore. La nostra famiglia non naviga nell'oro e per Lello sarebbe stato facile percorrere strade in discesa fuori dalla legalità ma lui aveva scelto strade in salita e su quelle strade correva come correva sui suoi campi di calcio dimostrando a se stesso e agli altri che anche a Miano, anche a Napoli, i ragazzi che scelgono la legalità possono farcela. Ecco perché vi chiediamo Giustizia: per continuare a far vivere Lello e per continuare a dimostrare che il suo percorso era quello giusto e un coltello e una notte buia non possono fermarlo veramente. Lello sorride e corre ancora...  Qualcuno ha cercato di fermarlo. Non fermatelo anche voi». Francesca Perinelli

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