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Cronaca

Illegalità ambientale, Campania in vetta alla classifica italiana

I numeri del Rapporto Ecomafia 2013 di Legambiente non lasciano spazio ad equivoci: rimato sia per il ciclo illegale del cemento che per quello dei rifiuti. Quasi 5mila i reati accertati

È la Campania la regione in vetta alla classifica italiana della illegalità ambientale. I dati del Rapporto Ecomafia 2013 di Legambiente confermano la nostra regione come core business nazionale. Ed il primato vale sia per il ciclo illegale del cemento che per quello dei rifiuti.

Quasi 5mila reati accertati, 3428 tra persone denunciate e arrestate, 1153 sequestri, per un giro di affari di 4,5 miliardi di euro gestito da 83 clan. Altre 5000 case abusive realizzate nel 2012. I numeri sono chiari e senza appelli, per Legambiente: il nero primato va alla Campania anche quest'anno con 4.777 infrazioni accertate (nonostante la riduzione rispetto al 2011 del 10,3%), pari a 13 reati al giorno, 3.428 persone tra denunciate e arrestate.

Di particolare rilievo, al riguardo, secondo Legambiente, è lo sforzo investigativo compiuto in provincia di Salerno, diventata la prima in Italia come numero di illeciti (1809), seguita da Napoli( 1501) anche quest'anno al secondo posto.

"La Campania - commenta Michele Buonomo, presidente regionale Legambiente - si conferma core business nazionale dell'Ecomafia. Un mostro a tre teste che continua ad uccidere senza colpi di pistola nel silenzio e lentamente. La Campania da circa 20 anni è un campo di battaglia dov'è in gioco la bellezza dei nostri territori, la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. Ma se la magistratura continua a fare il suo dovere e le forze dell'ordine quotidianamente sono impegnati nella lotta ai criminali, la politica continua ad essere assente o quando è presente lo fa a colpi di annunci di sanatorie edilizie. E' il momento del Basta". "La Campania in testa, purtroppo e come sempre, per quanto riguarda il ciclo illegale dei rifiuti - si sottolinea - 758 infrazioni accertate, il 15,1% del totale nazionale, 17 persone arrestate, 746 quelle denunciate e 340 i sequestri effettuati. La provincia di Napoli, si colloca al primo posto tra tutte le province italiane per l'illegalità nel ciclo dei rifiuti, con 303 infrazioni e 180 sequestri, segue Salerno con 143 infrazioni e 58 sequestri effettuati. Sale al terzo posto la provincia di Benevento con 114 infrazioni e 107 persone denunciate. Chiudono Caserta e Avellino con 99 infrazioni accertate".
(ANSA)

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