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Cronaca San Ferdinando / Via Santa Lucia

Gruppo Eav: domani in presidio alla Regione Campania

I lavoratori denunciano "la deriva di Circumvesuviana, Sepsa, Metrocampania ed Eav-bus". Alle ore 15 mobilitazione a Santa Lucia. I sindacati: "Troppi tagli, servizi garantiti solo dall'abnegazione dei dipendenti"

Lavoratori del gruppo Eav e dell'indotto hanno indetto per domani alle 15 un presidio che si svolgerà davanti alla sede della Regione Campania, in via Santa Lucia.
I manifestanti intendono denunciare "la deriva di Circumvesuviana, Sepsa, Metrocampania ed Eav-bus" alla luce dei gravi disservizi del trasporto pubblico locale. Da mesi ormai i lavoratori del settore sono in mobilitazione a causa dei forti tagli alla spesa dei trasporti che rende difficile, se non impossibile, offrire all’utenza un servizio funzionale ed efficiente.

"Si registrano - denunciano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti in un documento diffuso agli utenti - forti tagli alle risorse economiche e quindi dei servizi offerti all'utenza". Le aziende non riescono "a pagare con puntualità le imprese fornitrici di servizi e beni come ricambi per treni e bus, energia, carburante, pulizia e in molti casi anche le retribuzioni dei propri dipendenti e di quelli dell'indotto". E tutto ciò "ha forti ripercussioni sulle uscite dei treni e dei bus: ad oggi circa il 50% dei mezzi restano fermi nei depositi e nelle officine. Si assiste ormai alla soppressione quotidiana di corse ed a composizioni ridotte di treni con sovraffollamento degli stessi ai limiti della sicurezza e della regolarità del servizio".

In questa situazione "solo il forte senso di responsabilità e di abnegazione dei lavoratori sta garantendo un minimo di servizio programmato".
I Sindacati chiedono, per questo,  un "intervento straordinario della Regione Campania proprietaria delle aziende del gruppo Eav affinché siano assicurate immediatamente le risorse economiche già spettanti, necessarie a garantire la manutenzione ordinaria e quindi ad assicurare gli attuali programmi di esercizio (già insufficienti) nei termini di regolarità e qualità adeguata a favore degli utenti". (ANSA)
 

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