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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Fuorigrotta / Via Terracina

Operaio morto a scuola, malore anche per un poliziotto: ipotesi esalazioni tossiche

Nella tragedia di via Terracina si fa largo la pista della morte per esalazioni tossiche. L'agente stava effettuando dei rilievi proprio nel vano motore dell'ascensore in cui stava lavorando la vittima

La morte di Massimiliano Del Vecchio, l'uomo che nel pomeriggio di ieri ha perso la vita mentre lavorava ad un ascensore del Liceo Arturo Labriola in via Terracina, potrebbe essere stata causata da esalazioni tossiche. L'ipotesi era già stata lanciata ieri sera dai familiari del 49enne, titolare della Del Vecchio Ascensori, quando invece si parlava di arresto cardiaco.

Nonostante i risultati dell'autopsia disposta sulla salma non siano ancora noti, c'è un nuovo dettaglio che rende la pista delle esalazioni quella più accreditata: è emerso che nel corso dei rilievi successivi alla tragedia anche un poliziotto della scientifica, una volta calatosi nel vano motore dell'ascensore, abbia avvertito un malore.

Disposta l'autopsia sulla salma della  vittima

L'agente è stato condotto al vicino ospedale San Paolo. Secondo le prime informazioni raccolte pare che le sue condizioni non destino la preoccupazione dei sanitari.

Una volta confermata l'ipotesi delle esalazioni occorrerà comprenderne le cause e accertare eventuali responsabilità. Un'ipotesi potrebbe essere la presenza di anidride carbonica nel vano. La cittadella scolastica ex Capalc sorge ad Agnano, nell'area vulcanica dei Campi Flegrei. Una zona in cui si verificano fenomeni come quelli che hanno reso famosa la Grotta del Cane: l'emissione naturale di vapori di anidride carbonica, reazione alla confluenza – al di sotto – di rocce allo stato liquido.

I familiari: "Non è morto per cause naturali"

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