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La marcia delle mille donne: "L'8 marzo non è una festa"

Corteo organizzato dal movimento 'Non una di meno': "E' il nostro sciopero perché senza di noi si ferma tutto. Esulteremo solo quando sarà sconfitta la società patriarcale"

Oltre mille persone hanno sfilato nelle strade del centro di Napoli per il corteo indetto dal movimento 'Non una di meno' in occasione dell'8 marzo. Non hanno marciato solo donne, ma anche moltissimi uomini e appartenenti alla comunità Lgtq. Attenzione a chiamarla Festa della donna perché chi è sceso in strada di fare festa non ha nessuna voglia: "Nulla da celebrare - affermano le attiviste di Non una di meno - questo è il nostro sciopero contro gli apparati produttivi e riproduttivi. Il nostro sciopero contro una società che ci vede esclusivamente come coloro che si prendono cura di bambini e anziani e nella quale siamo sempre le più precarie e le prime a essere licenziate". 

Le rivendicazioni sono tante. Dalle leggi anti-femminicidio alle cure per patologie ancora oggi non riconosciute come croniche, dalla riapertura dei consultori alla fondazione di centri anti-violenza che possano accogliere donne, trans e omosessuali che cercano conforto.

Un corteo, quello femminista e transfemminista, che si è opposto anche anche alla guerra in Ucraina, specificando che la soluzione non è affiancarsi alla Nato, colpevole "...di una politica militare e colonialista". La manifestazione, partita da piazza del Gesù, ha percorso via Sant'Anna dei Lombardi, via Toledo, piazza Matteotti, piazza Bovio per poi concludersi tra canti e slogan in piazza Dante. 

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