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Cronaca Porto / Piazza Municipio

Morte di Ivan, il cordoglio dell'Amministrazione e le precisazioni su alloggio e assistenza

Il giovane, affetto da tetraplegia, si è spento a soli 20 anni. Gli assessori Fucito e Gaeta precisano alcune circostanze sull'assistenza data al ragazzo residente nella Vela Gialla di Scampia

E' morto al Cardarelli, a soli 20 anni, Ivan Grimaldi, affetto da tetraplegia e residente in una delle Vele di Scampia. La scomparsa del giovane ha addolorato tutti e si sono riaccese le accuse al Comune su assistenza inadeguata e la mancata assegnazione di un alloggio idoneo.

“La morte di Ivan Grimaldi addolora tutta l'Amministrazione, occorre al contempo precisare talune circostanze”, dichiarano in una nota l'assessore al Patrimonio Alessandro Fucito e alle Politiche Sociali Roberta Gaeta.

“La storia personale e sociale di Ivan è stata sempre considerata nella sua giusta dimensione dall’Amministrazione comunale e dagli assessorati competenti. Va ricordato come la famiglia Grimaldi non risulti tra i legittimi assegnatari di un alloggio, ma ha occupato, come tanti, uno una casa vuota della Vela Gialla. Fabbricato noto per lo stato di degrado e per i quali, nonostante la prospettiva di abbattimento, si sono preventivati ed effettuati nel tempo lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria al fine di assicurare una decorosa vivibilità a coloro che ancora adesso vi abitano. La riqualificazione di Scampia comprende la demolizione delle Vele e la realizzazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, dei quali oltre 100 sono prossimi alla consegna da due diversi cantieri”, continuano gli assessori. “L’Assessorato al Patrimonio sensibile al tema della disabilità e sulla scorta di specifici casi, tra cui quello di Ivan, ha sollecitato ai servizi comunali competenti l’adeguamento di almeno 10 degli alloggi in costruzione, tra quelli al pianterreno, al fine di renderli agevoli ai portatori di handicap. Questo affinché venisse riconosciuto il principio di offrire un alloggio ai disabili delle Vele pur in carenza di assegnazioni formali”, sottolinea Fucito. “Uno di questi alloggi doveva essere assegnato alla famiglia Grimaldi che, malgrado la proposta di sistemazioni alternative, come in casi analoghi, ha fino all’ultimo sostenuto la volontà di ottenere un alloggio non altrove ma in quello specifico contesto che, come oggi è dimostrato, gli era affettivamente vicino”, ricorda Fucito.

“Nell’ambito delle azioni sociali – spiega l'assessore Gaeta - Ivan ha sempre fruito del servizio di assistenza domiciliare integrata e specificamente di prestazioni di assistenza infermieristica e tutelare con operatori socio–sanitari, che provvedevano all’igiene ed alla cura della sua persona. Il ragazzo usufruiva del servizio di trasporto assicuratogli dalla società partecipata del Comune, Napoli Sociale, per l’accompagnamento alle visite specialistiche. Considerate le precarie condizioni economiche del nucleo familiare, l’Amministrazione nel 2011 aveva stanziato con deliberazione di Giunta Comunale un contributo economico straordinario, una tantum. Il giovane era costantemente seguito dalle Assistenti Sociali della Municipalità, che hanno attivato una rete territoriale coinvolgendo parrocchie, palestre ed Enti del volontariato al fine di garantire la sua integrazione e socializzazione” conclude Roberta Gaeta.

Nei giorni scorsi Ivan aveva rievuto la visita di uno staffista del Sindaco che, di concerto con gli uffici della Direzione Centrale Welfare, stava individuando e predisponendo una soluzione per l’accoglienza del ragazzo in vista dell’auspicata dimissione dal Cardarelli.

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