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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Posillipo / Via Alessandro Manzoni

“La lirica nello zaino”, intervista ad Eleonora Paterniti

NapoliToday ha ascoltato l'ideatrice del progetto che, dal prossimo settembre, si propone di avvicinare i più piccoli all'opera e a musica e teatro più in generale

Eleonora Paterniti è l'ideatrice del progetto "La lirica nello zaino", un'idea innovativa per avvicinare piccoli e piccolissimi all'opera, al teatro e alla musica più in generale. Giovanissima, è professore d’orchestra e solista concertista dal 1996, laureata in Discipline Musicali e Drammaturgia, autrice di programmi e musiche per la Rai, regista di numerosi allestimenti lirici in Italia – affiancando dal 2005 al 2009 anche il maestro Gelmetti all'Opera di Roma – e all'estero. NapoliToday l'ha intervistata a proposito dell'iniziativa che curerà dal prossimo settembre in città.

Elenora, come mai il tuo progetto si svolgerà a Napoli, qual è il tuo rapporto con la città?
"Sono una napoletana mancata in realtà. Nata a Palermo, mi sono trasferita piccolissima con la mia famiglia a Milano. I miei si sono fermati a Caserta, e io ho studiato a Napoli. Mi sento napoletana in tutto e per tutto. Adesso vivo a Roma, ma Napoli per me resta Napoli. Sono rientrata in città gazie alla cattedra in regia lirica che ho presso l'Accademia Europea di Musica e Arti dello Spettacolo, convenzionata con il Suor Orsola Benincasa".

Raccontaci di "La lirica nello zaino", com'è nata l'idea?
"Grazie al corso all'Accademia, rientrando a Napoli per una serie di incontri, ho conosciuto la direttrice dell'Adolphe Ferrière, scuola dell'infanzia e primaria. Anna Sommella la dirige da 25 anni, è estremamente in gamba, attenta alla didattica, all'avanguardia. Ho potuto assistere a delle lezioni e ne sono rimasta molto colpita. Mi aveva chiesto di collaborare, di produrre delle cose per lei, ma non ho molto tempo. Così le ho proposto di mettere insieme le forze, e partendo dal corso di regia che sto già facendo a Napoli fare qualcosa di simile ma per i più piccoli".

Quindi ecco "La lirica nello zaino".
"Il progetto è di un corso extracurricolare, pomeridiano e aperto anche a bambini che non siano della Ferrière, che possa accompagnarli praticamente dalla culla alle sedi accademiche. Svilupperemo il percorso da settembre, per ora abbiamo fatto un paio di mesi di lezioni di avvicinamento che sono andate molto bene. Le reazioni sono state incredibili".

Ad esempio?
"A otto anni mi iniziano a dire 'Eleonora io sono una stilista', ho avuto una bambina che mi ha portato una linea di costumi per Romeo. Adesso hanno iniziato questo avvicinamento con delle lezioni drammaturgiche, si sono avvicinati al concetto di regia, di scenografia, di costume, addirittura di luce e al comparto orchestrale. Ad esempio abbiamo messo in scena il duello in piazza tra Montecchi e Capuleti di Romeo e Giulietta: loro l'hanno riprodotto con dei tubi sonori, anziché con le spade si sono sfidati musicalmente. E nel farlo hanno creato una melodia che è stata poi inserita in un'orchestrazione, e ne è nato un vero e proprio brano inedito".

Come funzionerà la didattica?
"Il bambino da 0 a 3 anni viene avvicinato alla musica attraverso il metodo Orff dal maestro Vincenzo Grimaldi, poi lavorano con me in dipartimento. L'opera diventa pretesto per un racconto, una storia. È vero che sono diversi i generi musicali che hanno presa sui bambini, ma l'opera funziona tantissimo perché dietro c'è un racconto. L'opera fa da spunto per aprire loro le porte di un mondo infinito, che poi è tutto quando studia normalmente un regista d'opera. Non saranno quindi avvicinati soltanto a ciò che succede sopra il palcoscenico, ma anche a ciò che avviene al di sotto, in orchestra. Fanno inizialmente lezione tutti insieme, poi in gruppi di quattro o cinque, poi si arriverà a delle lezioni frontali. Un altro aspetto importante è che i piccolini, dai 0 ai 5 anni, non usciranno dalle sedi della Ferrière, mentre dai 5 ai 10 inizieranno già ad entrare nella sede dell'Accademia Europea".

Insomma, un momento di apprendimento importante e con delle prospettive concrete.
"Le lezioni frontali che arriveranno in un secondo momento permetteranno l'instaurarsi di un rapporto tra docente e allievo, così potranno essere traghettati fin da giovanissimi verso la professione. Se cominci presto e sei già dentro determinati meccanismi è più facile. La mia esperienza è stata questa, ho avuto persone che mi hanno accolto, ho avuto l'opportunità di entrare in un meccanismo. È assurdo uscire da un corso e poi non sapere a chi rivolgersi, dove andare. I bambini avranno docenti importanti, di stumento ma anche del corso di regia. Fin da subito parleranno un linguaggio sì per bambini, ma professionale. Qualsiasi cosa volessero fare, nel futuro, se mai volessero, potranno farlo perché sostenuti. Del resto man mano che noi capiremo, con la loro crescita, quelle che sono le loro peculiarità o esigenze, andremo ad indirizzarli. O verso uno strumento d'arte o verso un indirizzo d'arte. Potrebbero anche non sviluppare il desiderio di occuparsi di questo, ma avranno comunque avuto un bagaglio importante di conoscenze, saranno stati stimolati culturalmente a tutto tondo: pittura, scultura, letteratura, materie che non studiano normalmente ma che inizieranno a studiare con noi".

Il corso è a pagamento, avrà sponsor eventualmente anche istituzionali?
"Abbiamo l'idea di fissare un gettone minimo, potrebbe essere intorno ai 50 euro. Ma il senso del progetto è fare qualcosa per i bambini, vogliamo scommettere su una cosa incredibilmente innovativa, ci siamo messi in moto in tantissimi e ci diverte molto. L'obiettivo è aprire a tutti, il più possibile, fare in modo che chiunque ne abbia desiderio possa partecipare. Il gettone serve per pagare i costi minimi, e comunque proveremo a fare accordi con ulteriori sponsor così da accogliere comunque bambini che sono più in difficoltà. Su 'La lirica nello zaino' intanto mette il suo marchio Edizioni Curci di Milano che ha pubblicato "Su il sipario", una collana per ora di tre libri ma che arriverà ad una decina di testi. Disegni fantastici per raccontare l'opera ai bambini come mai prima d'ora, libri che sicuramente utilizzeremo. Per quanto riguarda poi le istituzioni, l'assessore all'istruzione del Comune Annamaria Palmieri è venuta alla presentazione che abbiamo tenuto qualche giorno fa al Vomero, ha assistito a tutto, è rimasta assolutamente entusiasta. Nei prossimi giorni sarò a Palazzo San Giacomo a parlarne con l'amministrazione".

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