"Le chiese storiche di Napoli vanno preservate": team di esperti tra Curia e Università
Insieme tecnici della Soprintendenza, della Curia Arcivescovile e del mondo universitario per discutere di come salvaguardare il patrimonio dell'architettura religiosa con lavori non invasivi
Interventi di recupero dell'architettura religiosa a Napoli: università, curia arcivescovile e soprintendenza danno vita ad un team tecnico.
Si è svolto questa mattina, nella basilica di S. Giovanni Maggiore, un seminario tecnico in cui è stato fatto il punto sulle diverse tipologie di intervento, alla luce degli sviluppi delle tecnologie nel campo della verifica dello stato degli edifici e grazie ai nuovi materiali disponibili per lavori non invasivi che rispettino i vincoli di tutela.
Coordinati dall'ing. Fabio Panico, dell'ufficio tecnico della curia, docenti di varie università, rappresentanti degli Ordini professionali e della soprintendenza ai beni architettonici si sono confrontati su esperienze già realizzate e su possibili interventi a breve termine.
Per preservare l'immenso patrimonio costituito dalla chiese storiche della città, sarebbe quindi possibile aprire una sorta di 'cantiere', con un piano complessivo di interventi dal profondo valore culturale e urbanistico: ne nascerebbe anche un significativo indotto economico, per le ricadute sulle imprese coinvolte e grazie al successivo rilancio turistico delle aree interessate. Essenziali sono, in quest'ottica, la stretta collaborazione tra tutti i soggetti in campo e il continuo aggiornamento tecnologico: nuovi materiali e moderne tecniche di intervento offrono oggi soluzioni a problemi di ingegneria che, fino al recente passato, bloccavano la tutela del patrimonio edilizio del passato. (Ansa)