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Cronaca

Madonna ai pm: «Agii con superficialità»

Il consigliere comunale, auto-sospesosi da Pd, ha raccontato al pm di aver certificato la candidatura senza la presenza dei candidati

Tre ore e mezza di interrogatorio per il consigliere comunale di Napoli del Partito democratico, Salvatore Madonna, unico indagato per l'inchiesta sulle candidature all'insaputa dei diretti interessati. Il politico ha ammesso al pm Stefania Buda di aver certificato le candidature senza la presenza dei diretti interessati. Al magistrato ha raccontato di averlo fatto per superficialità all'interno di un ambiente particolarmente affollato, come era la sede del comitato elettorale di Valeria Valente. Nella struttura di piazza Bovio, il consigliere ha detto di «aver agito con superficialità» complici anche i momenti convulsi prima di presentare le candidature per le Comunali del 2016.

A poche ore dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste, lo scorso 6 maggio il consigliere, auto-sospesosi dai dem, non ha quindi effettuato la procedura come doveva provocando uno degli scandali che ha colpito il partito napoletano in questi ultimi mesi. Accompagnato dal suo legale Carlo Di Casola, ha risposto a tutte le domande del magistrato a cui il procuratore aggiunto Alfonso D'Avino ha affidato il fascicolo su cui continueranno comunque gli accertamenti degli investigatori.  

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