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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Andate, sparate e uccidete: occasione da Padreterno": le intercettazioni della faida

A parlare è la moglie di Giuseppe Buonerba. Il quadro che appare dai verbali degli inquirenti, tra intercettazioni e collegamenti, è la fitta trama del conflitto camorristico in corso

"Questa occasione ce la manda il Padreterno, guagliù...". La frase è di Emilia Sibillo, moglie di Giuseppe Buonerba: proviene da un'intercettazione telefonica, a Forcella, e l'occasione cui fa riferimento è per commettere un omicidio.

"Dicono che ha una maglietta rosa – prosegue la donna - il brillante (soprannome di Salvatore D’Alpino, la vittima designata, ndR), si è messo la maglietta rosa". Una cimice sta registrando tutto. Lei insiste "Ci sta una capa lucida lucida, lì in quella pizzeria, una capa 'brillante'... fate una cosa veloce".

Un altra persona vicina al clan, sempre a Forcella, spiega alla sua ragazza perché si stanno vedendo tanto poco. "Ci sta il sangue a terra - dice - non mi posso neanche affacciare". Vuol dire che il quartiere si sta tingendo di rosso, che è faida.

"Li leggi i giornali? - spiega ancora a lei che non capisce - Fai una cosa, vai in internet e clicca via Oronzio Costa, così capisci anche tu. Basta un secondo che mi affaccio e rischio di prendere una botta dietro la schiena. Leggiti le interviste, vedi i palazzi, lo vedi l’omicidio Sibillo? Ecco, questo è il posto dove sei venuta tu l’altra volta, ci stanno troppe tarantelle, hai capito perché non posso? Hai capito perché non scendo e non mi affaccio neanche?".

Emanuele Sibillo venne ucciso il 2 luglio scorso. Ritenuto il reggente del cartello Amirante-Brunetti-Giuliano-Sibillo, era sfuggito una settimana prima alla maxiretata di giugno. Latitante, era andato a sparare in via Costa per mostrare i muscoli ad avversari e forze dell'ordine.

Le indagini fanno finalmente luce sulla morte di Luigi Galletta, vittima innocente di camorra. Il meccanico incensurato, vittima di un pestaggio prima e di un agguato poi, pare fu sparato per il suo legame di parentela con Luigi Criscuolo, uno dei presunti esponenti del gruppo di "capelloni" colpito duramente dalle forze dell'ordine ieri. Galletta morì il 31 luglio: pare per mano dei Sibillo che volevano raggiungere il covi do Criscuolo e pensavano il povero meccanico sapesse.

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