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Infortunato sul lavoro, Asia non gli rinnova il contratto: "Mi sento discriminato"

Dal 2020 Francesco Manzone è un interinale che opera per l'azienda di proprietà del Comune di Napoli. Si è fatto male cadendo da un camion e non è stato richiamato in servizio

"Mi sono infortunato cadendo da un camion di Asia e alla scadenza del mio contratto l'azienda ha deciso di non rinnovarlo. La precarietà è uno schifo". E' da circa tre anni che Francesco Manzone, insieme ad altre centinaia di persone, lavora come interinale per Asia, l'azienda del Comune di Napoli che si occupa di raccolta rifiuti.

L'infortunio

Il 9 agosto 2023, durante le normale operazioni nel camion di servizio, Francesco è caduto: "Sono stato al Cto, ho fatto tutte le analisi e alla fine l'Inail mi ha diagnosticato un trauma contusivo a spalla e ginocchio destro, con tanto di versamento. In un primo momento, mi è stata data una prognosi fino al 14 settembre, poi dopo la visita fisiatrica fino alla fine del mese".

Nel frattempo, però, il contratto è scaduto: "Ci chiamano a settimana - spiega - e se necessario rinnovano di sette giorni in sette giorni. A luglio e agosto servivamo a coprire le ferie dei dipendenti. Quando il 7 settembre è scaduto il contratto, gli altri interinali hanno avuto una proroga, mentre io non sono stato confermato. Io, che mi sono infortunato lavorando per loro, non ho avuto il rinnovo. Per me è un comportamento disumano. Mi sento discriminato". 

Gli interinali

Quello di ricorrere a lavoratori occasionali fu una strada che Asia percorse in piena pandemia, nel 2020, in un momento in cui l'organico era all'osso e i contagi non permettevano di garantire i turni di raccolta. La chiamata non è diretta, ma avviene attraverso la società interinale che ha vinto il bando. Nel 2022 c'è stato un concorso per assumere a tempo indeterminato diverse figure professionali. Nel dicembre di quello stesso anno, furono presentati i primi 200 vincitori di concorso ad entrare in servizio come spazzini, autisti e così via. Una selezione che fece scalpore per l'alta percentuale di laureati. Per gli interinali, invece, non fu prevista nessuna corsia preferenziale, nessun punteggio aggiuntivo per aver già lavorato in Asia ed essersi formati come operatori ecologici. Il concorso, infatti, fu accompagnato da diverse azioni di protesta.

"Io vorrei essere reintegrato - dichiara Manzone - sono in una graduatoria e fino a quando ci sarà la necessità degli interinali credo di averne diritto. Quando mi hanno chiamato la prima volta io stavo lavorando per un privato di Nola. Ho scelto di venire in Asia nella speranza di migliorare la mia condizione, di dare un futuro ai miei figli. Speravo che ci fosse un percorso che nel tempo mi permettesse di trovare stabilità. Invece no. La precarietà è drammatica. Mi chiedo: se un'azienda pubblica si comporta in questo modo, lasciando a casa uno che si è infortunato su un suo mezzo, allora che speranza abbiamo che i privati rispettino i lavoratori?".   

La replica

Non è un perioso semplice per Asia che pochi giorni fa ha dovuto affrontare la morte di un dipendente all'interno di uno dei suoi depositi. Una tragedia che ha portato i sindacati a scioperare e ha denunciare scarsa sicurezza nelle operazioni. NapoliToday ha chiesto alla dirigenza di replicare in merito alla denuncia di Francesco Manzone. L'azienda ha risposto inviandoci la seguente nota: "Asia Napoli ha deciso di rinnovare per ulteriori 10 giorni i contratti di somministrazione stipulati in agosto per far fronte al naturale assenteismo previsto nel periodo feriale e che si è protratto nel mese di settembre. In seguito ai rientro abbiamo rinnovato un numero ridotto di personale che ci assicurasse la copertura delle professionalità assenti. Tale condizione purtroppo non poteva assicurarla il lavoratore in questione avendo un'inabilitá temporanea fino ai primi giorni di ottobre mese nel quale è previsto ulteriore step assuntivo a tempo indeterminato". 

Appare del tutto probabile che l'azienda del Comune di Napoli si stia muovendo con legittimità all'interno del quadro normativo esistente. D'altronde, il rapporto tra Asia e Manzone non è diretto, ma mediato dalla società di lavoro interinale che invia la manodopera (i lavoratori) in base alle richieste del committente (Asia). Resta, però, l'interrogativo etico sulla estremizzazione della precarietà. Se anche in un contesto pubblico un lavoratore infortunato resta a casa senza alcun diritto, allora siamo vicini al si salvi chi può. 

  

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