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Cronaca

Appalti truccati: pm indagano sul piano sicurezza del 2006

Una nuova inchiesta che nasce da una costola dell'indagine Global Service. I pm della procura di Napoli indagano su un presunto sistema di irregolarità nella gestione degli appalti del cosiddetto comparto sicurezza

Il piano sicurezza varato nel novembre 2006 a Napoli e provincia e in particolare gli appalti per la realizzazione di opere quali le strutture per le forze dell'ordine, tra cui la cittadella della polizia, e i sistemi di videosorveglianza sono al centro dell'inchiesta della procura di Napoli alla quale potrebbero fornire importanti elementi alcuni atti raccolti dai pm di Bari nell'ambito della vicenda Tarantini.

L'esistenza di questa nuova inchiesta, che potrebbe riservare sviluppi clamorosi e che rappresenta un filone dell'indagine Global Service, si è appresa nei giorni scorsi in seguito all'arresto di un poliziotto della Dia accusato di essersi introdotto abusivamente nel sistema informatico dell'ufficio investigativo e di aver acquisito informazioni riservate.

La questione di un presunto sistema di irregolarità nella gestione degli appalti del cosiddetto comparto sicurezza si inserirebbe, secondo le poche indiscrezioni raccolte, non all'interno della vicenda Romeo bensì nel filone in cui è coinvolto, tra gli altri, l'ex provveditore delle opere pubbliche della Campania e del Molise Mario Mautone. E' probabile che nei prossimi giorni i magistrati della procura di Napoli interrogheranno alcuni indagati dell'inchiesta condotta dagli inquirenti pugliesi. Oggi i pm della Dda di Napoli, a quanto si è appreso, interrogheranno intanto Giuseppe Savarese, il sostituto commissario della Dia di Napoli arrestato per l'intromissione nel sistema informatico. L'obiettivo degli inquirenti è soprattutto quello di individuare gli eventuali destinatari delle informazioni riservate sull'indagine in corso.


L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, è condotta dai pm della Dda Vincenzo D'Onofrio, Raffaello Falcone e Pierpaolo Filippelli, gli stessi magistrati che nel dicembre dello scorso anno chiesero e ottennero l'arresto dell'imprenditore Alfredo Romeo e di quattro ex assessori comunali (ora tutti liberi e a giudizio davanti al gup).
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