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Cronaca

Scontri Lungomare, ultrà del Napoli si dimette dalla commissione per la statua di Maradona

La decisione di Gennaro Grosso è stata resa nota dal suo avvocato Emilio Coppola: "Necessario per la realizzazione nella massima trasparenza del progetto"

Si è dimesso dalla commissione - istituita dal Comune - che dovrà giudicare i progetti per la statua a Diego Armando Maradona che sorgerà a piazzale Tecchio. La decisione di Gennaro Grosso, ultrà del Napoli indagato per gli scontri dello scorso ottobre nella zona di via Santa Lucia, è stata resa nota dal suo avvocato Emilio Coppola.

Il legale spiega: "Il suo cellulare è rimasto sempre agganciato a una delle celle telefoniche che si trovano nella zona in cui abita, ciononostante la scelta si è resa necessaria per consentire che l'opera venga realizzata nella massima trasparenza". "In merito alla vicenda che ha coinvolto il mio assistito Gennaro Grosso - aggiunge Coppola - intendiamo chiarire la nostra posizione: in seguito alla perquisizione avvenuta il 3 febbraio 2021 siamo venuti a conoscenza che Gennaro Grosso risulta indagato per gli episodi avvenuti in via Santa lucia il 23 ottobre 2020. A fondamento del decreto di perquisizione vi è soltanto una evidenza, ovvero che il telefono del mio assistito ha sempre agganciato le celle telefoniche del quartiere dove risiede, adiacente a piazza Carlo III. Alla luce di questi elementi, siamo disponibili sin da subito a sottoporci a interrogatorio per il quale provvederemo a formale richiesta".

"Il mio assistito, in qualità di membro della commissione istituita dal Comune di Napoli finalizzata alla realizzazione di un'opera monumentale in ricordo di Diego Armando Maradona, e avendo a cuore la buona riuscita della medesima - sottolinea ulteriormente l'avvocato Coppola - intende dimettersi dal ruolo in questione, pur nella consapevolezza che la scelta era stata dettata da uno spirito di partecipazione popolare che vedeva al fianco di autorevoli esponenti, la presenza dei tifosi, protagonisti delle commemorazioni iconiche nei confronti del campione argentino. Pertanto, finché la posizione del mio assistito resterà al vaglio degli inquirenti, tale scelta si rende necessaria per la realizzazione nella massima trasparenza del progetto".

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