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Sabato, 20 Aprile 2024
Incidenti stradali Porto / Via Amerigo Vespucci

Sorelle travolte in strada, un video potrebbe scagionare l'autista

L'incidente avvenne la notte tra il 3 e il 4 giugno 2010 in via Amerigo Vespucci: una Lancia Y investì Valeria e Pasqualina Petrone. In corso l'udienza preliminare davanti al gup Paola Valeria Scandone

Alcune immagini riprese dalle telecamere dell' associazione "'A voce d'e criature" di don Luigi Merola potrebbero scagionare, assieme ai tabulati telefonici, un uomo accusato di avere travolto in auto due sorelle, uccidendone una e ferendone gravemente l'altra. Per la vicenda è in corso l'udienza preliminare davanti al gup Paola Valeria Scandone, che nell'udienza del 20 giugno dovrebbe decidere se rinviare o no a giudizio Marco Esposito, consulente finanziario trentenne.

L'incidente avvenne la notte tra il 3 e il 4 giugno 2010. In via Amerigo Vespucci una Lancia Y investì Valeria e Pasqualina Petrone, uccidendo quest'ultima e provocando all'altra lesioni che la costringono ora su una sedia a rotelle. Nel corso delle indagini fu arrestato Esposito, proprietario della vettura, che è rimasto in carcere sei mesi. Esposito però sostiene - e se ne sono convinti anche i familiari delle due ragazze, che hanno stretto amicizia con lui - che aveva prestato l'auto ad un amico, il quale la guidava quella notte. Il legale di Esposito, avvocato Cesare Amodio, ha svolto indagini difensive acquisendo i tabulati dei cellulari dei due uomini e i filmati delle telecamere dell'associazione di don Merola, che si trova proprio accanto all'abitazione dell' indagato. Dai tabulati emergerebbe che all'ora dell'incidente i telefoni dell' amico agganciavano una cella vicina a via Vespucci, mentre quelli di Esposito si trovavano nella zona del quartiere Vasto in cui abita.

I filmati, invece, mostrerebbero l' uscita di casa di Esposito circa venti minuti dopo l' incidente: quando, cioé, l'amico gli avrebbe telefonato per informarlo dell'accaduto e chiedergli di denunciare falsamente il furto dell'auto. Dell'innocenza di Esposito sono convinti anche i familiari delle due ragazze, che non si sono costituiti parti civili contro di lui e che seguono assieme a lui ogni udienza. (Ansa)

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