Auto travolta dalle fiamme in tangenziale, un testimone: "Fulvio era lucido. Lui e la prof sentivano un odore acre"
"Non ci fu nessuna esplosione. Fulvio era diventato una palla di fuoco, ma mi ha raccontato particolari importanti. Non ci fu nessuna esplosione", racconta un testimone a Report
Il 23 giugno scorso, Fulvio Filace, laureando in ingegneria meccanica e tirocinante al Cnr, percorreva con la sua docente Maria Vittoria Prati, la tangenziale di Napoli, al fine di testare un'auto per misurarne emissioni e consumi reali. Una presunta esplosione improvvisa accompagnata da fiamme altissime pose fine alla vita della professoressa del Cnr e alla sua, dopo una terribile agonia.
La testimonianza
Report, in onda su Rai3, ha cercato di approfondire l'incidente. Un testimone oculare, Tullio Ciarlone, ha raccontato cosa ha visto quel giorno mentre si trovava anch'egli in tangenziale, mettendo in dubbio una delle poche certezze, ossia l'esplosione: "Davanti a me ho visto questa macchina prendere fuoco: non c'è stata esplosione, ma una combustione, non ordinaria, con fiamme alte quindici metri. Se fosse successo in un altro orario sarebbe stato ancora più disastroso", racconta.
L'uomo ha poi raccontato di aver cercato di salvare Fulvio, che era diventato una palla di fuoco. "Era lucido e mi ha raccontato che pochi secondi prima dell'incendio lui e la docente stavano parlando perché sentivano uno strano odore acre in auto, lo stesso odore che ho sentito anche io quando sono arrivato sul posto". Secondo il testimone, l'odore non sarebbe "associabile alla tipica combustione da idrocarburi".
Report infine ha anche pubblicato le chat e i messaggi che si sono scambiati tra loro i ricercatori napoletani prima di testare l'auto, ponendo dubbi su alcune criticità presenti nelle vetture.