Contromano in Tangenziale, Mormile rompe il silenzio
Interrogatorio di due ore in carcere. Un mese fa il 29enne provocò la morte della fidanzata Lidia Barbato e di Aniello Miranda, agente di commercio, in un tragico incidente
Un tragico incidente che ha scosso l'estate napoletana. Un mese fa Aniello Mormile, dj 29enne, provocava la morte di due persone - la fidanzata che gli era accanto, Lidia Barbato, 22 anni appena compiuti, e Aniello Miranda, agente di commercio alla guida di una Fiat Panda - percorrendo contromano la Tangenziale di Napoli.
In questo mese, le indagini sono andate avanti a ritmo serrato coordinate dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso e dal pm Salvatore Prisco.
Nella giornata di ieri invece, si legge sul Mattino, due ore di interrogatorio in carcere. E il giovane, ritenuto responsabile di duplice omicidio volontario, per la prima volta ha risposto alle domande degli inquirenti.
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Il dj, difeso dagli avvocati Gaetano Porto e Gaetano Baccari, avrebbe ricordato la serata passata in discoteca, la musica assordante, la birra e i super alcolici bevuti in grande quantità. Per il resto, molti dubbi e troppi vuoti di memoria. Si attende intanto l'esito degli esami tossicologici che stabiliranno se il giovane quella notte aveva assunto o meno sostanze stupefacenti.