Incidente stradale SS162: "Autocisterna a fuoco per colpa del rogo di rifiuti"

La discarica era già in fiamme quando l'autocisterna si è ribaltata. Insomma, i soliti ignoti avevano appiccato l’ennesimo rogo ai rifiuti abbandonati sotto il viadotto di via Petri e le fiamme hanno finito per raggiungere il gasolio che si trovava nei serbatoio dell’autotreno ed innescare l’incendio che ha ucciso Giulio De Gaetano. È ciò che sospettano i soci della Sam Trasporti Srl di Napoli, datori di lavoro del camionista che ha perso la vita nell’incidente avvenuto mercoledì scorso sulla Statale 162.

Non sarebbe stata quindi l’autocisterna a innescare il rogo che ha danneggiato il viadotto e bruciato la discarica abusiva, spiega Mary Liguori del Mattino. Una versione dei fatti che la Procura andrà ad analizzare.

I soci della Sam inanto hanno fatto sapere: "Alcune persone residenti in zona ci hanno detto che come avviene quasi tutte le notti, anche il 13 i cumuli di pneumatici e rifiuti sotto il ponte erano in fiamme, prima ancora che si verificasse l’incidente. Ci appelliamo a loro, ai residenti di quella zona: chi ha visto, chi sa qualcosa, coloro che la mattina dell’incidente hanno parlato con noi, ora si rivolgano alle autorità competenti. A nome della famiglia di Giulio chiediamo la verità, invochiamo giustizia".

E ancora: "Escludiamo che la tragedia sia accaduta per un errore del nostro autista. Giulio era un uomo perbene, dedito al lavoro e alla famiglia, ed era un camionista esperto: guidava da oltre venti anni. Quella maledetta notte è uscito di casa alle 3 ed è partito dal deposito di Pomigliano d’Arco come tutte le volte, percorrendo quella strada che conosceva a memoria. Aveva riposato per cui escludiamo che possa aver avuto un colpo di sonno, non crediamo che corresse: le due cisterne erano piene per cui il mezzo era pesantissimo e non poteva procedere oltre una certa velocità".