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Cronaca

"Sistema Romeo", chiesto il rinvio a giudizio anche per due carabinieri

I militari del Nas avrebbero rivelato segreti d'ufficio a Ciro Verdoliva, al tempo direttore dell'ufficio economato dell'ospedale Cardarelli

Ci sono anche due carabinieri del Nas nella lista delle 55 persone per cui la Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto “sistema Romeo”.

I due militari sono accusati di rivelazione di segreto d'ufficio in concorso con Ciro Verdoliva, l'attuale direttore dell'Asl Napoli 1 che all'epoca dei fatti contestati era direttore dell'ufficio economato dell'ospedale Cardarelli.

Per i magistrati uno dei due avrebbe rivelato a Verdoliva notizie su alcuni procedimenti pendenti presso la Procura, indagini partite da alcuni esposti anonimi sui presunti comportamenti scorretti di un medico. L'altro militare avrebbe iinvece rivelato, sempre a Verdoliva, notizie coperte da segreto riguardanti due diverse indagini, una delle quali sulle pompe funebri.

L'inchiesta: chiesti 55 rinvii a giudizio

Nell'inchiesta dei pm Carrano, Raffaele e Woodcock – e oggetto della richiesta di rinvio a giudizio – oltre a Verdoliva e all'imprenditore Alfredo Romeo, figurano anche anche l'ex parlamentare Italo Bocchino e l'ex governatore della Campania Stefano Caldoro.

Bocchino in particolare, che con Romeo è considerato dagli inquirenti promotore del “sistema” (volto, nelle ipotesi investigative, ad assicurarsi appalti nella Pubblica Amministrazione attraverso tangenti e utilità di vario genere), lamenta che l'inchiesta sia “frutto di errori di valutazione da parte della Procura, che dal 2015 ad oggi non ha mai ritenuto di interrogarmi per avere un chiarimento”.

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