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Cronaca

Inchiesta sugli appalti: I pm presentano l'appello contro l'assoluzione

I pm che hanno svolto l'inchiesta sugli appalti a Napoli hanno presentano appello contro l'assoluzione, del marzo scorso, di tutti gli imputati accusati di associazione per delinquere e turbativa d'asta

I pm che hanno svolto l'inchiesta sugli appalti a Napoli, presentano appello contro l'assoluzione - avvenuta nel marzo scorso al termine del processo con rito abbreviato - di tutti gli imputati accusati di associazione per delinquere e turbativa d'asta. E nelle 48 pagine delle motivazioni i magistrati della procura esprimono aspre critiche sull'operato del gup Enrico Campoli: a loro avviso il giudice è infatti incorso in errori di diritto e nella ricostruzione dei fatti, non ha dedicato nella sua sentenza un solo rigo alle dichiarazioni dei testimoni e degli imputati (molti dei quali hanno ammesso le condotte illecite) e ha ignorato il contenuto delle intercettazioni.

In un passaggio parlano di "pacchiani errori di interpretazione giuridica" e affermano che la decisione di Campoli è caratterizzata da "saccenteria giuridica". I motivi di appello sono stati firmati dal procuratore Giovandomenico Lepore, dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo e dai pm della Dda Vincenzo D'Onofrio, Raffaello Falcone e Pierpaolo Filippelli. I pm hanno impugnato l'assoluzione di tutti gli imputati tra i quali l'imprenditore Alfredo Romeo (condannato per un unico episodio secondario), gli ex assessori comunali Gambale, Cardillo, Di Mezza, Laudadio, l'ex provveditore alle opere pubbliche della Campania e del Molise Mautone. Secondo le accuse, azzerate dalla sentenza del gup, l'appalto Global Service per la manutenzione stradale (non attuato in seguito all'avvio dell'inchiesta) sarebbe stato costruito su misura per favorire l'impresa di Romeo.

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