"L'inceneritore non è una soluzione per le ecoballe": continua la mobilitazione a Giugliano
Assemblea pubblica a Piazza Matteotti con comitati, cittadini ed esponenti politici. Presente anche il vicepresidente della Camera Di Maio: "Necessarie bonifiche associate a controlli"
E' ancora mobilitazione a Giugliano contro la costruzione di un inceneritore. Il bando è ormai stato presentato e i cittadini sono decisi ad opporsi all'impianto che dovrà bruciare le tante ecoballe stipate in Campania.
Comitati, singoli cittadini ed esponenti politici dell'area a nord di Napoli: più di 200 persone si sono riunite ieri, 26 agosto, a Piazza Matteotti per discutere della situazione e informare sulle conseguenze che portebbe la costruzione dell'inceneritore.
L'emergenza ambientale e sanitaria è già in corso sul territorio: roghi tossici e sversamenti abusivi di pericolosi scarti industriali hanno avvelenato aria e campi, in alcune zone anche l'acqua. La salute dei cittadini è già a forte rischio e la mortalità per tumore è addirittura triplicata negli ultimi anni.
"Una situazione in cui bisogna intervenire con le bonifiche, non costruendo altri impianti pericolosi" spiegano i comitati che lottano da anni per la tutela del territorio. "Nelle ecoballe è noto che ci siano anche materiali che è dannoso bruciare, va trovata una soluzione alternativa per smaltirle", dicono ancora gli attivisti, che chiedono anche una commissione di tecnici indipendenti che possa studiare il problema.
All'assemblea prende parte anche il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, eletto tra le fila del Movimento 5 Stelle. "Bisogna soprattutto creare consapevolezza tra la gente, informare su ciò che sta accadendo e sulle conseguenze che ne deriveranno. Oggi siamo 2 o 300 è un inizio, ma siamo ancora pochi" esordisce il deputato. E alla domanda dei giornalisti sulla necessità delle bonifiche per un territorio fortemente inquinato, come ha confermato anche il pentito Schiavone pochi giorni fa in un'intervista rilasciata a Skytg in cui ha raccontato che qui sono arrivati (e sono stati interrati) i rifiuti pericolosi di tutta Europa, risponde: "Le bonifiche sono necessarie e devono essere richieste insieme ai controlli, c'è una nostra mozione che speriamo venga calendarizzata a settembre per un tavolo tecnico per predisporre un tavolo tecnico per un piano serio sulle bonifiche".
"Dobbiamo creare consapevolezza tra i cittadini, esiste un piano alternativo per i rifiuti e dobbiamo fare tutto barriera su questo: l'inceneritore non è un modo per trattare i rifiuti" spiega Di Maio.
Tra gli interventi in assemblea anche quelli di Peppe De Cristofaro di SEL e di Micillo, Pepe e Nugnes dei 5 Stelle.
Forte si fa sentire anche la voce dei comitati: "C'è bisogno di un grande movimento popolare, questi sono momenti già vissuti, cose già viste a Chiaiano, a Terzigno, ad Acerra, a Quarto e in tanti altri posti. Dobbiamo dimostrare che il popolo è sovrano e che non è disposto a subire in silenzio questo biocidio" dice nel suo intervento Egidio Giordano, attivista della Rete Commons e della Coalizione 'Stop Biocidio'.